Era accusato di avere violentato, in più circostanze, la figlia 17enne della ex compagna e per un 58enne, residente in un paese della Grecìa Salentina, è arrivata la condanna ad 8 anni e 3 mesi di reclusione. L’uomo era accusato anche di avere minacciato la ex compagna, per costringerla a non sporgere denuncia su quanto accaduto.
La sentenza è stata emessa ieri dai giudici della prima sezione collegiale (presidente Maddalena Torelli). L’imputato è stato condannato per il reato di violenza sessuale aggravata e tentata violenza privata.
I giudici hanno inoltre disposto per il 58enne, l’interdizione dai pubblici uffici e dai luoghi frequentati da minori.
E poi, lo hanno condannato al risarcimento in separata sede, verso la ex compagna e la figlia (ormai maggiorenne), disponendo le provvisionali, rispettivamente di 2.000 e 20.000 euro. Entrambe si erano costituite parte civile con l’avvocato Sonia Santoro.
Al termine della requisitoria, il pm d’udienza Francesca Miglietta aveva chiesto la condanna a 6 anni e 6 mesi.
I fatti contestati dal pm Luigi Mastroniani, titolare dell’inchiesta, si sarebbero verificati, tra gennaio ed aprile del 2021.
Secondo l’accusa, il 58enne, in una circostanza, avrebbe molestato la figlia della ex compagna, mentre riposava nella cameretta, con baci e palpeggiamenti. In un’altra occasione, mentre accompagnava in macchina, la 17enne in un altro paese, avrebbe fermato l’auto. E dopo avere abbassato la schienale del sedile, l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali. Tali episodi si sarebbero ripetuti sia in macchina che in un’abitazione.
Ed alcuni mesi dopo, l’uomo avrebbe minacciato la ex compagna con un messaggio telefonico contenente la frase “una cosa ti voglio far capire…state attenti a chi state minacciando”, per costringerla a non sporgere denuncia.
In realtà, ciò avvenne e si arrivò all’apertura di un’inchiesta ed al successivo processo, conclusosi con la condanna in primo grado dell’imputato.
Il 58enne, difeso dall’avvocato Dimitry Conte, potrà fare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 giorni).
