Numerose segnalazioni rilanciano quella che consiste in una vera e propria emergenza, ogni “benedetta” estate, per via dei primi veri "caldi": blatte e zanzare sembrano invadere letteralmente i centri urbani con strade e condomini presi d'assalto da questi insetti ed in particolare dai primi. Ciò determina dei rischi per la salute e l'igiene pubblica. Questa volta la maggior parte delle denunce dei giorni scorsi di cittadini viene dalla zone "Mazzini", "Ariosto" e “San Massimiliano Kolbe” di Lecce, dove le annunciate disinfestazioni pare abbiano portato l'effetto contrario al desiderato.
Nei giorni scorsi, infatti, al di là degli scarafaggi apparsi negli androni dei palazzi, ma anche negli appartamenti di alcuni condomini centralissimi, praticamente in pieno centro, erano le strade ed i marciapiedi che sembravano, come d'incanto, muoversi al passaggio dei pedoni, tanto era il numero di questi fastidiosi blattodei. Senz'altro il caldo, la colpa della proliferazione, ma altrettanta responsabilità va ricercata nella presunta inefficacia delle disinfestazioni – secondo i residenti – che si manifesta sempre nei periodi di punta dell'afflusso turistico con gli inevitabili danni d'immagine per le città a maggiore attrazione turistica ed in particolare, il capoluogo leccese.
Ma che pone anche importanti interrogativi sulle questioni igieniche e di salute pubblica riguardanti un'intera comunità esposta comunque ai rischi connessi alla forzata convivenza con blatte e zanzare.
In tale ottica, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “non ci resta che inviare l'ennesimo richiamo agli amministratori comunali, a partire dai sindaci e dagli assessori all'ambiente, affinché agiscano non solo in via preventiva predisponendo adeguati piani di disinfestazione che alla luce dei risultati appaiono costantemente inefficaci, ma anche sul corretto svolgimento delle suddetta attività da parte delle partecipate e/o delle società appaltatrici”.