Ora è davvero tempo dei saluti. Silvana Melli saluta per l’ultima volta la Asl di Lecce e tutto il Salento dopo oltre due anni alla guida dell’Azienda Sanitaria Locale, la dottoressa Melli si congeda dalla comunità leccese, e lo fa con una lunga lettera in cui traccia il bilancio del suo operato.
“Al lavoro sino all’ultimo istante utile – dice – al servizio dei cittadini del Salento. E centrando gli obiettivi prefissati – e possibili – che mi sono stati richiesti dal presidente Emiliano. Passo il testimone da “civil servant”, servitrice delle istituzioni cercando di chiudere le partite ancora aperte per non lasciare le cose a metà”.
Il Piano di Riordino
L’ormai ex Direttrice prosegue: “si dovrà lavorare, con più serenità e tranquillità alla luce di quanto è stato già fatto in tal senso, soprattutto sul versante del Piano di Riordino e per il pieno utilizzo dei fondi FESR, 126 milioni già incasellati su tutte le schede progettuali. Si dovrà anche ridare l’input giusto all’Area Tecnica, le cui criticità interne hanno reso difficile l’utilizzo di macchinari già acquistati, a fronte del lavoro portato a termine positivamente dall’Area del Patrimonio”.
l’istruttoria per accreditatare gli ex ospedali di Poggiardo, Maglie e Nardò come Unità di Degenza Territoriale.
Il Polo Pediatrico
“Sarà un fiore all’occhiello, per il Salento e per la Puglia, il Polo Pediatrico che abbiamo costruito pezzo dopo pezzo: l’ultimo è arrivato poche ore fa con il parere positivo, da parte del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Brindisi, per la Chirurgia Pediatrica trasferita al Vito Fazzi”.
Nota sulle liste d’attesa: “la ASL di Lecce rispetta sostanzialmente i tempi previsti per le priorità sia per le visite specialistiche (14 quelle censite) sia per gli esami diagnostici (29 le specialità monitorate).
Le richieste vengono evase entro i tre giorni previsti praticamente nel 100 per cento dei casi (tranne due, Rmn colonna e ecocolordoppler); priorità breve: entro i dieci giorni rientrano 29 tipologie su 43, con un’attesa che va da un minimo di 3 ad un massimo di 13 giorni (per la Tac addome completo); priorità differibile: per la soglia dei 30 giorni, l’attesa minima è di 13 giorni (visita ginecologica), quella massima registrata è di 46 (visita endocrinologica), mentre per il limite di 60 giorni sforiamo il tetto in un solo caso (93 giorni, ecocolordoppler dei tronchi aortici). Per le prestazioni programmabili, per le quali la legge non prevede un limite massimo ma convenzionalmente si adotta quello di 180 giorni, registriamo solo tre prestazioni in cui questo tetto virtuale viene valicato. Tutte le altre prestazioni programmabili vengono erogate in tempi d’attesa decisamente più ridotti.
“Il monitoraggio – conclude Silvana Melli – riguarda oltre 10 mila prestazioni totali in cinque giorni lavorativi”.
Ora arriva Narracci
Insomma, non ha voluto lasciare le cose a metà dell’opera la dottoressa Melli, diretta in terra tarantina. A Lecce, invece, tornerà una vecchia conoscenza: Ottavio Narracci, fino a pochi giorni fa dirigente presso la Asl provinciale della Bat.