‘Perché i leccesi si lamentano dei parcheggi se c’è Palazzo dei Celestini?’. L’ironica segnalazione di un cittadino


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«A Lecce si odono o si leggono lamentele per la carenza di parcheggi pubblici, ma ne esiste uno, affatto risicato, nell’ampio atrio di un edificio artistico/monumentale del centro storico». Inizia il modo ironico la segnalazione di un cittadino a cui non sono passate inosservate le auto in sosta a Palazzo dei Celestini, un ‘gioiello’ nel cuore del centro storico del capoluogo barocco dove si affacciano gli uffici della Provincia di Lecce e della Prefettura.

Gira il coltello nella piaga, dato che sono anni ormai che si cerca di eliminare quello sembra un vero e proprio malcostume. Tanto è stato detto, ma poco o nulla è stato mai fatto per liberare quel chiostro, tra l’altro aperto al pubblico, occupato dalle macchine quasi fosse un parcheggio esterno di un ipermercato alla periferia della città. Chi vuole passare dalla villa comunale a Santa Croce è costretto allo slalom in alcune giornate.

Ad agosto, una nota associazione di consumatori aveva scritto una accorata lettera all’allora Ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli per chiedere più attenzione come era accaduto per la ‘vicina’ piazza Libertini.

«Il via-vai di auto e moto che hanno trovato nello splendido colonnato un comodo e lussuoso riparo dal sole e dalla pioggia – era stato scritto nero su bianco – oltre che lesionare e deteriorare i basoli, lascia la pavimentazione annerita da macchie d’olio motore e tracce di pneumatici che deturpano il monumento. I turisti ed i leccesi si chiedono perché si consenta questo scempio».

La stessa domanda si pone il cittadino che ci ha scritto. «È una situazione normale? Qualche anno fa, non era stato assunto l’impegno di vietare l’accesso a tutti gli automezzi, salvo, soltanto, i due di servizio ad uso del Prefetto e del Presidente della Provincia?».