Entro oggi occorrerà provvedere alle mansioni di aratura dei terreni, compresa la trinciatura delle erbacce dove si annida la maledettissima “cicalella”, l’insetto vettore del batterio causante il CodiRO (complesso rapido da disseccamento dell’olivo). Altrimenti? Qualora tali operazioni non siano state compiute a dovere, il Corpo Forestale dello Stato potrebbe comminare delle contravvenzioni da mille euro agli agricoltori lontani dalle cosiddette “buone pratiche”. Insomma, una pioggia di multe intenta a colpire chi non ha rispettato le nuove misure di contenimento della Xylella Fastidiosa. C’è comunque una settimana di tolleranza, dopodiché fino al 15 giugno le sanzioni saranno continuative. Una strategia, questa, annunciata ieri dai militari forestali durante un vertice convocato presso la sede provinciale. Lo stesso Comandante, Jacopo Ristori, conferma l’avvio dei controlli.
In un primo step, le verifiche interesseranno il monitoraggio delle campagne e qualora venissero riscontrate violazioni agli obblighi del piano si procederà con al verbalizzazione delle inadempienze. Dopodiché, nella seconda settimana di Maggio partiranno le eventuali sanzioni. Tutto dovrà passare sotto la lente d’ingrandimento dei Forestali entro 45 giorni dalla scadenza fissata, ovvero il 30 Aprile. L’Osservatorio Fitosanitario Regionale tre settimana addietro spiegò che l’attuale andamento climatico – dalle temperature superiori alla media nazionale – avrebbe anticipato la “schiusura” della cova in cui risiede la sputacchina, provocando la nascita delle prime forme adulte del vettore. Ecco perché serviva fin da subito procedere con le operazioni: lavorazioni del terreno, trinciatura; non solo nelle aree privare, pure nei canali ai bori delle strade, nonché nel verde pubblico.
Sembra, purtroppo, che in pochi si siano allineati con tali dettami. Da non dimenticare, inoltre, che entro il 15 maggio nella zona di contenimento del nord leccese – ovvero Torchiarolo, Cellino San Marco e San Pietro Vernotico, nonché nei focolai puntiformi delle province di Brindisi e Taranto – va ad aggiungersi l’obbligo delle ‘potature severe’ (intervento sulle piante infette o con evidenti sintomi di disseccamento).