‘Severe potature’ e abbattimenti solo dove è necessario: approvato il nuovo Piano anti-Xylella

Approvato dalla Regione Puglia il nuovo Piano Anti-Xylella. L’abbattimento riguarderà solo la pianta infetta e non gli ulivi presenti nel raggio di centro metri. ‘Intoccabili’ gli alberi monumentali, solo ‘severe potature. Emiliano:’Evitato uno sterminio insostenibile’.

Le principali novità del Piano Anti-Xylella – approvato ieri pomeriggio dalla Giunta Regionale pugliese riunitasi in seduta straordinaria – includono una fondamentale differenza da quelle precedente. Tornano gli abbattimenti per gli ulivi colpiti dal batterio ma, stavolta, riguardano solo ed esclusivamente la singola pianta e non l’intera area che dista 100 metri dall’esemplare infetto. Qualora invece l’albero malato dovesse rientrare nella categorie dei “secolari”, prevista solo la potatura dei rami, più un isolamento in reti col compito di contenere il proliferare della patologia. Documento, questo, redatto assieme agli esperti della task force mediante la consultazione degli agricoltori.

"L'abbattimento delle piante nei cento metri dalla pianta infetta avrebbe provocato uno sterminio insostenibile”, ha dicharato a margine della riunione dell'esecutivo il governatore Michele Emiliano. Dunque, il Piano non prevede la misura più insopportabile, l'abbattimento delle piante nei cento metri. “Ci si limita all'abbattimento della pianta infetta, ove non sia monumentale. Le piante viciniori – ha sottolineato – vengono al massimo capitozzate per eliminare le foglie tenere". “Fino al 30 aprile – conclude Emiliano – è importantissimo fare lo sfalciamento e la aratura, misure di straordinaria efficacia. Abbattere la popolazione dell'insetto vettore è molto più importante che tagliare gli alberi". 

Ecco come sono divise le aree: zona infetta della provincia di Lecce, ad eccezione di quella di contenimento; l’intero territorio comunale di Torchiarolo, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico; focolai puntiformi presenti nelle province di Brindisi e Taranto; eventuali  nuovi focolai, zona cuscinetto, zona sorveglianza e zona indenne.

Si prevedono dunque – più che abbattimenti – delle “severe potature”, che dovranno venire eseguite obbligatoriamente entro il 30 Aprile assieme all’aratura del terreno, estirpazione delle erbacce e, dove necessario, l’uso di fitofarmaci. Per quanto concerne le aree indenni, invece, in primis da attuare buone pratiche agricole e abbattimento della singola pianta infettata. 



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