Nella fase due vince l’amore, fidanzati e affetti stabili compresi nei ‘congiunti’ da incontrare a distanza


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Quando il premier Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa della possibilità di incontrare i “congiunti”, quel termine che letteralmente dovrebbe indicare le persone legate da un vincolo di parentela è schizzato nelle ricerche sul web, come dimostra Google Trends, finendo per occupare la prima posizione nei trend-topic di Twitter.

«Perché non posso vedere la mia fidanzata? E il mio compagno con cui non condivido lo stesso tetto?», cinguettio dopo cinguettio la polemica si è infiammata, tanto che qualcuno ha cominciato a mettere in discussione il concetto di famiglia previsto nel nuovo decreto, simile a quella del Mulino Bianco ma tanto (troppo) distante dalla realtà a detta di chi proprio non aveva digerito la differenza tra legami di sangue e non.

«È sbagliato!» era stato il filo rosso che ha unito i messaggi condivisi sui social. Il grido è stato talmente corale e unito che da Palazzo Chigi hanno dovuto precisare che per congiunti non si intendono solo i parenti stretti, le persone della cerchia della famiglia, ma anche i fidanzati e gli affetti stabili. Ma anche in questo caso si crea confusione, un amico di vecchia data non è un affetto stabile? E quale criterio sarà usato per dimostrare che una relazione è duratura?

A questo punto bisognerà fare chiarezza, nelle ormai note Faq pubblicate sul sito di Palazzo Chigi, su chi siano questi «congiunti» che sarà possibile andare a trovare indossando la mascherina e rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro. Sciogliere tutti i dubbi interpretativi sul provvedimento è importante anche per evitare problemi ad un eventuale controllo.

Conte spiega la fase due di convivenza con il virus, ma chi sono i ‘congiunti’? Domande e dubbi impazzano sui social