Cinque anziani con coronavirus dalla Rsa di Soleto all’Ospedale di Copertino. Il Sindacato: ‘Scelta inopportuna’


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«Siamo venuti a conoscenza che, in data odierna, presso il Presidio Ospedaliero di Copertino, attualmente segnalato come ospedale post-acuzie covid-19, con 40 posti letto, sono stati ricoverati 5 pazienti provenienti direttamente dalla Rsa ‘La Fontanella’ di Soleto che nulla hanno a che fare come pazienti post acuzie covid-19».

A lanciare il forte appello alla direzione della Asl di Lecce è il segretario territoriale del sindacato Fsi-Usae, Francesco Perrone. La notizia del ricovero presso l’ospedale di Copertino di 5 anziani che hanno contratto il coronavirus, tutti provenienti dalla Residenza Sanitaria ‘La Fontanella’ di Soleto, al centro tra l’altro di un’inchiesta della magistratura salentina, ha destato tante, tantissime perplessità.

La riapertura del San Giuseppe di Copertino dopo la chiusura forzata dovuta ai numerosi casi di contagio era stata presentata come il fiore all’occhiello della sanità salentina a disposizione dei pazienti che erano in via di guarigione dopo aver contratto il coronavirus.  Non risulta, però, che i pazienti provenienti da Soleto siano in via di guarigione, dicono dal Sindacato. E il rischio evidente è che quella struttura torni nel giorne infernale della problematica-contagio.

Perché dunque non riaprire i reparti che sarebbero più appropriati per accogliere quei pazienti? Va ricordato che alcuni di loro soffrono di disturbi comportamentali che abbisognano di interventi altamente specifici.

« Si invita la direzione strategica della Asl di Lecce – scrive Francesco perrone dell’Fsi_Usae – a rivedere con sollecitudine tali assegnazioni in maniera appropriata. Si tratta di pazienti che molto probabilmente sono da assegnare ad unità operative come geriatria o lungo-degenza, già previste presso il Presidio Ospedaliero di Copertino. Si richiede pertanto con urgenza la riapertura immediata delle suddette UU.OO. al fine di poter esaminare con cura i relativi pazienti nelle specialità appropriate e non assembrare pazienti colpiti da covid 19 con altri pazienti ».