Caos covid-19 presso “La Fontanella” di Soleto, i legali della residenza: “Nessun anziano abbandonato”

Prosegue intanto, l’indagine conoscitiva avviata dalla Procura. L’ipotesi di reato per cui si procede è quella di “abbandono di persone incapaci”.

Continuano su più fronti, gli accertamenti sulla situazione emergenziale all’interno della casa di riposo “La Fontanella” di Soleto.

C’è anzitutto un’inchiesta della Procura, affidata al sostituto Alberto Santacatterina. L’indagine conoscitiva prosegue e i carabinieri di Soleto e dei Nas hanno già effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi. L’ipotesi di reato è “abbandono di persone incapaci”, al momento a carico d’ignoti.

E intanto, gli avvocati Giuseppe e Michele Bonsegna, legali dell’amministratore e della direttrice della struttura, dichiarano: “ci manteniamo a disposizione degli inquirenti”.

A breve, la difesa potrebbe depositare una relazione sul tavolo del pm, per sostenere che “La Fontanella” non è stata abbandonata a se stessa, nel periodo finito sotto la lente della Procura. Dunque, ritengono i due legali, tra sabato 21 e giovedì 26 marzo, prima che la gestione fosse sottoposta al controllo dellAsl, è stata garantita un’assistenza continua agli anziani ospiti. E non vi è stato un fuggi fuggi generale di medici e assistenti sanitari. Alcuni di essi si sono messi in quarantena, solo per evitare il rischio di contagio all’interno della residenza.

E prosegue l’indagine “interna” coordinata dal medico dell’Asl Silverio Marchello, a seguito dell’intervento del Sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato e del commisariamento de “La Fontanella”. Intanto sono saliti a nove gli anziani, positivi al coronavirus e poi deceduti, a partire dal 21 marzo.

La Rsa ‘La Fontanella, fino a pochi giorni fa ospitava 90 persone, ora scese a 33. Di queste 30 sono positive al Covid-19. Gli ospiti negativi sono stati collocati a distanza in stanze singole. Tutti gli altri sono stati trasferiti in altre strutture di lungodegenza, anche private. L’ultimo decesso si è verificato ieri. Complessivamente sono 88 i casi di contagio registrati tra pazienti e sanitari. Attualmente la Rsa sta operando di fatto come un vero e proprio reparto Infettivi. Tre i turni giornalieri di lavoro in cui ruotano un medico, due infermieri e 8 Oss, a cui si aggiungono gli operatori incaricati delle pulizie, della gestione della biancheria, dei pasti e l’ausiliariato in genere.

E si sta muovendo sulla vicenda, anche il Ministero della Salute. Nei prossimi giorni, saranno inviati gli ispettori sanitari presso “La Fontanella” di Soleto, come sta avvenendo per altre strutture sanitarie per anziani (ad esempio il Pio Albergo Trivulzio di Milano).

Le segnalazioni

Intanto, le famiglie degli anziani ospiti della residenza socio-assistenziale di Soleto, continuano a segnalare i casi “sospetti” (uno nella giornata di oggi) agli avvocati Carlo Gervasi ed Angela Rizzo.

Nei prossimi giorni potrebbe essere depositato un primo esposto.

Vengono sottolineate, la mancanza di assistenza e di cure adeguate, ma anche le gravi difficoltà nel riuscire ad avere notizie o ad entrare in contatto con i propri cari.



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