Estate sulle spiagge libere? La proposta di Salvemini per la fase 2: “Accesso ai bagnanti garantito ma contingentato”


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Tra proposte che sembrano quasi futuristiche e ipotesi al vaglio delle parti direttamente interessate, monta il dibattito sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus e ci si chiede come sarà l’estate di questo 2020. Sembra difficile, almeno al momento, ipotizzare una stagione calda del tutto “normale” ed in quest’ottica arrivano le prime proposte che, però, non sono piaciute a tutti. Già la stampa locale e nazionale nelle scorse si è occupata della situazione dei lidi, fondamentali nell’economia turistica del Salento: non hanno convinto i box in plexiglass sotto al sole e si parla di separatori in tela tra i lettini dei lidi.

Niente, fino ad ora, si era detto sulle spiagge libere delle coste italiane e salentine che pure rappresentano una attrattiva forte per turisti nostrani e salentini che durante i mesi più caldi sono soliti passare le ferie in spiaggia. In una situazione, dunque, del tutto anomala e di totale emergenza prima sanitaria e poi economica, è necessario giocare di anticipo per evitare di lasciarsi travolgere dagli eventi.

Ad intervenire nel crescente dibattito sull’accesso a lidi e spiagge del Salento è il sindaco della città di Lecce Carlo Salvemini che lancia una proposta per garantire l’accesso alle spiagge del Tacco d’Italia. Una riflessione, quella del primo cittadino, che nasce da una domanda: “Come garantire il rispetto delle distanze tra ombrelloni sulle spiagge libere?”.

“In questi giorni siamo impegnati – istituzioni, politica, associazioni di categoria – ad immaginare la prossima stagione estiva che sarà inevitabilmente diversa: dovremo sperimentare pratiche inedite di fruizione di stabilimenti balneari e spiagge libere. I concessionari in tutta Italia stanno già ragionando sulle modalità attraverso le quali garantire adeguate distanze tra gli ombrelloni ai loro clienti, pur nella consapevolezza di dover perdere, in questo modo, numerosi posti nella propria concessione”.

L’accesso alle spiagge libere

“Nessuno si sta concentrando invece sul tema delle spiagge libere che è tutto nelle mani della Regione (ogni estate si predispone una apposita ordinanza balneare) e dei Comuni costieri. Anche sui tratti di litorale che non sono in concessione occorrerà infatti garantire un adeguato distanziamento: perché tutti – non solo chi è nelle condizioni di pagare – hanno diritto ad andare al mare e di farlo in sicurezza. È facile prevedere minore capacità di spesa questa estate, tanti saranno costretti a scegliere la spiaggia libera”.

Carlo Salvemini

Il sindaco di Lecce ha, dunque, scritto al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per avanzare una proposta che possa essere discussa con le associazioni dei balneari. “L’idea è quella di un patto collaborativo tra i balneari e le istituzioni, sulla base del quale dare la possibilità ai concessionari, per questa stagione, di estendere le concessioni su una congrua quantità di spiaggia che possa garantire loro sostenibilità finanziaria, in cambio della presa in carico dei tratti di spiagge libere adiacenti i loro lotti dei quali garantire la pulizia, la vigilanza, i servizi di salvamento e sui quali Polizia Locale e Protezione Civile potrebbero contingentare razionalmente gli accessi. In cambio della gestione delle spiagge libere, cui va garantita naturalmente la fruizione senza oneri per i bagnanti, la proposta è di cancellazione il canone concessorio per l’annualità in corso”.

“Al Presidente Emiliano ho affidato questa proposta perché possa – se la condivide – presentarla al tavolo del Governo, in quanto è solo il Ministero delle Infrastrutture a poter disporre la cancellazione del canone demaniale marittimo, essendo Regioni e Comuni solo responsabili della gestione amministrativa delle concessioni. Qualora non venisse accolta – conclude – come Comune garantiremo comunque il rispetto del distanziamento sui tratti di spiaggia libera individuati, per i quali concediamo possibilità di balneazione”.