Feste e Sagre, i lavoratori pugliesi non nascondono le preoccupazioni: ‘Non potete dimenticarvi di noi’


Condividi su

«Da Marzo a Ottobre in Puglia si tengono 600 feste, tra eventi civili, religiosi e sagre. Un mondo di appuntamenti che mobilitano un indotto di lavoratori che allietano il territorio, generano economia ed hanno contribuito in questi anni ad affermare la nostra Regione come un unicum dell’accoglienza e dell’intrattenimento per turisti e residenti. Adesso ci chiediamo: che ne sarà di tutte queste persone? Quale sarà il loro futuro?».

Non ci gira troppo intorno alla questione Andrea Bonuso, Presidente dell’associazione U.F.S. Italia – Unione Feste e Sagre d’Italia.

E del resto come potrebbe prenderla alla larga chi rappresenta in questi giorni persone che vedono nuvole grigie e cariche di problemi addensarsi sul loro futuro? Uomini e donne che hanno perso il loro lavoro e che non potranno vivere di ciò che era il loro mestiere?

Ambulanti dell’alimentazione e del commercio, giostrai, lavoratori del comparto delle luminarie, fuochisti, operatori dei service di palco e di scena, artisti, paninari…Tutto il mondo che ruota intorno agli eventi che allietano le feste è al collasso e non intravede una via d’uscita.

Occorre un intervento immediato delle istituzioni affinchè si facciano carico delle difficoltà e diano risposte celeri.

Ecco perché l’associazione scriverà nelle prossime ore al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano impegnato a dare una spinta propulsiva alla fase 2 e all’assessore regionale al turismo Loredana Capone per chiedere un’interlocuzione rassicurante. Ad aspettare una risposta sono tante, troppe famiglie.

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi raccontando la vicenda di una commerciante ambulante, si tratta di tante piccole partite iva che già non navigavano nell’oro a causa della crisi economica preesistente al coronavirus, ma adesso sembrano essersi arenate nel mare della disperazione. Un segnale importante sarebbe in primis quello dell’ascolto; un’agenda organica di interventi lo step successivo. La Puglia è diventata attrattiva anche grazie a loro, come dimenticarsene?