Distretto turistico, Franceschini dice ‘sì’. Il Salento area a burocrazia zero


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Dopo mesi di progetti, programmi e intese, il sogno del Prefetto di Lecce Claudio Palomba (e non solo) è divenuto realtà: il Salento diventa un Distretto Turistico. A firmare il decreto istitutivo è stato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, direttamente da Roma, ha dato il suo via libera.

L’idea del Distretto Turistico, presentata nel mese di ottobre 2015 dallo stesso Palomba e dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, rappresenta certamente una delle opportunità più ghiotte per il futuro per l’intero territorio salentino che, adesso, diventerà un’area a ‘burocrazia-zero’.

Cosa vuol dire? Aprire e gestire un’attività produttiva e ricettiva sarà più semplice e, di conseguenza, pianificare e progettare gli investimenti sul territorio sarà più agevole. Fin dalla firma del protocollo di intesa, infatti, è stato subito chiarito come tra gli obiettivi principali ci sono l’allungamento della stagione turistico – balneare, la riqualificazione delle strutture sul litorale, così come il potenziamento di porti, servizi di trasporti e di accoglienza.

Prima di Natale, dunque, tra i tavoli della Prefettura di via XXV Luglio è arrivata l’intesa: non solo i comuni del litorale, ma tutti i novantasette che compongono la Provincia e che da ora potranno sognare in grande, con sgravi fiscali in vista. Nel decreto, poi, si legge che il coordinamento del nuovo Distretto Turistico sarà affidato alla Prefettura e alla Provincia di Lecce, in concerto con la Regione Puglia.

Insomma, un'occasione da non fallire per tutto il territorio, alle prese da anni con i soliti problemi legati al crescente afflusso di turisti nelle città salentine e che non sempre restano soddisfatti dalle politiche di ospitalità. D'ora in poi non si potrà più sbagliare: abbiamo tra le mani un'opportiunità da cogliere al volo.