‘Facciamo del Salento un Distretto Turistico’: alla presenza di Emiliano, il prefetto Palomba lancia l’idea

Il Prefetto Claudio Palomba riceve a Lecce il Governatore Michele Emiliano per illustrare il progetto per la creazione del ‘Distretto Turistico del Salento’. L’idea, già attuata da Palomba a Rimini, vedrebbe l’area della Provincia beneficiare di agevolazioni anche finanziarie.

Non esiste Puglia senza Salento, e non esiste Salento senza Puglia’. Esordisce così il Presidente della Regione Michele Emiliano, ospite a Lecce presso la Prefettura cittadina nel corso della conferenza di presentazione del progetto di legge sull’istituzione del ‘Distretto Turistico del Salento’. Un’idea questa lanciata proprio dal Prefetto Claudio Palomba, il quale già nella sua passata esperienza prefettizia a Rimini era riuscito a condurre in porto l’ambizioso progetto. Cos’è un Distretto Turistico? ‘È l’opportunità per una ulteriore crescita del territorio – ha affermato Palomba – voluta dal Ministero dei Beni Culturali e rivolta a tutte le zone a vocazione turistiche del Paese’.

Con il Distretto Turistico, infatti, le aree interessate hanno tempo fino al 31 dicembre di veder potenziate le proprie offerte turistiche sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, di puntare ad accrescere le aree interne al papabile distretto, migliorando efficienza e organizzazione dei servizi offerti, e di assicurare maggiori garanzie alle imprese che operano nel settore. Palomba aveva l’obiettivo fissato già dal suo discorso di insediamento e adesso, con il coinvolgimento di tutti gli enti locali interessati, la meta pare più vicina. Oggi, infatti, non mancava proprio nessuno: al tavolo della conferenza indetta dal Prefetto erano seduti il Governatore Emiliano, l’Assessore regionale Loredana Capone, il Sindaco di Lecce Paolo Perrone e il Presidente della Provincia Antonio Gabellone.

Proprio Emiliano ha benedetto il progetto, spiegando che da parte della Regione questa non è sarebbe una mossa difensiva, ma d’attacco: ‘Il Salento è la punta di diamante dell’assetto turistico pugliese e l’istituzione di un distretto ad hoc altro non farebbe che migliorare l’economia della nostra terra. È finito il tempo dei piagnistei: dobbiamo tutti rimboccarci le mani e darci da fare ognuno nel proprio piccolo per dare uno schiaffo alla crisi e prendere definitivamente il volo’, ha affermato. In platea, invece, oltre agli esponenti politici provenienti da più aree e alle più alte cariche delle Forze dell’Ordine, vi erano anche i sindaci dei comuni costieri della provincia. ‘Il progetto – ha spiegato il Prefetto – nasce dal coinvolgimento delle aree costiere del territorio, ma è evidente come l’ottenimento di un Distretto salentino gioverebbe a tutti’.

I vantaggi per il territorio, effettivamente, si prospetterebbero non di poco conto. In prima battuta, infatti, l’area del Distretto diverrebbe una ‘Zona a burocrazia zero’. Cosa vuol dire? Semplificazione amministrativa per i comuni e tutti gli enti locali. Ma anche agevolazioni amministrative, quali procedimenti più snelli tra imprese e P.A., oltre a quelle finanziarie che prevedono, ad esempio, un migliore e più rapido acceso al credito per le imprese appartenenti al Distretto.
La fase di iniziativa per la promozione del Distretto vede coinvolti tutti: comuni, provincia, Camera di Commercio e associazioni di categoria. Formalizzata l’intesa, la palla passerebbe alla Regione che, dopo aver convocato la Conferenza dei Servizi e aver raccolto il suo assenso, dovrà poi trasmettere tutti gli atti direttamente a Roma, al Ministero dei Beni Culturali. Delimitata l’area del Distretto Turistico, infine, il Ministero dovrà istituzionalizzare la creazione del nuovo ente.

Favorevoli al progetto l’assessore Capone, il primo cittadino di Lecce Perrone e il presidente Gabellone: tutti concordi nell’individuare nel Distretto la possibilità di rilancio economico per tutte le imprese del Salento. La strada a questo punto è tracciata: il Prefetto ha tracciato le linee guida. Ora è tutto nelle mani della classe politica: non facciamoci sfuggire anche questa occasione.



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