L’emergenza sanitaria ha completamente stravolto la vita di ragazzi e insegnanti che si sono ritrovati a passare alla didattica online che poco o niente era già stata collaudata, non senza difficoltà. Nell’incertezza generale, soprattutto per chi quest’anno deve svolgere gli esami di fine anno, iniziano ad arrivare le prime decisione sul passaggio d’anno che da sempre spaventa gli studenti alla fine del loro percorso.
Al centro della discussione sul futuro ormai imminente della scuola italiana lo svolgimento dell’Esame di Stato che, inevitabilmente, subirà l’impatto della crisi sanitaria da Covid-19. È delle scorse ore l’ordinanza, firmata dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, in merito alla composizione delle commissioni esaminatrici per tutti gli studenti alla fine del loro percorso.
Punto focale della prima ordinanza firmata dalla ministra pentastellata riguarda una modifica della normale commissione esaminatrice, che di solito prevede membri interni ed esterni. Tenuto conto dell’emergenza sanitaria, infatti, e della situazione di studenti e professori costretti a riorganizzare la didattica, è stato disposto che “tutti i 6 membri che la compongono saranno interni. Solo il presidente sarà esterno”.
Nell’ordinanza si stabilisce dunque che i commissari, tutti interni, dunque, saranno nominati dai consigli di classe, mentre i presidenti saranno nominati dagli uffici scolastici regionali. In fase di nomina della commissione, la presenza del commissario di italiano è assicurata, mentre gli altri saranno scelti sulla base dell’indirizzo di studi e delle materie della seconda prova, già stabilite lo scorso gennaio. “Gli studenti avranno un esame serio, vero, ma saranno valutati da chi ne conosce il percorso scolastico. Dobbiamo tenere conto di questo anno particolare” ha precisato Lucia Azzolina sul suo profilo facebook.
Ancora nulla di certo, invece, sulla riapertura delle scuole dopo la fine della fase 1, ma sembra abbastanza probabile che gli istituti di istruzione non apriranno le porte prima di settembre, come la Ministra aveva già detto in un altro post. Ancora in dubbio, poi, le prove dell’esame di maturità su cui il Ministero responsabile sta ancora lavorando: nel caso, verosimile, in cui gli esami non possano svolgersi in presenza, le prove scritte saranno probabilmente eliminate. Ma per questo dovremo ancora aspettare i prossimi giorni.