La Festa della Municeddha conquista la Svizzera, una sagra autentica per esportare la tradizione


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Coltivare le proprie tradizioni è una parte fondamentale della cultura di un territorio. E mantenere queste tradizioni vive, anche quando si va all’estero, aiuta a rinsaldare il legame con le proprie radici e consente di  trasmettere l’amore per la propria terra d’origine a chi ha il DNA pugliese ma in questa terra non c’è mai stato.

Grazie al bando della Regione Puglia dedicato ai Pugliesi nel Mondo e ad una stretta collaborazione con l’Associazione Pugliese Winterhur, Festa della Municeddha ha varcato i confini italiani sbarcando oltralpe, in Svizzera, dove vive una numerosa comunità di nostri emigrati che mantiene vive le tradizioni pugliesi trasmettendole con passione ai concittadini svizzeri.

Una grande soddisfazione per Festa della Municeddha, pronta a fare incetta di successi anche fuori dai confini nazionali.

Una sagra che può contare su di una organizzazione impeccabile e che anno dopo anno in Salento raccoglie la soddisfazione di salentini e turisti.

Forte del successo di pubblico riscosso nella 35esima edizione da poco conclusa, la Festa della Municeddha si candida, dunque, ad essere l’ambasciatrice di una vera e propria autenticità locale in territorio estero. A Winterhur, comune del Canton Zurigo, non ci sono solo svizzeri infatti, ma anche pugliesi emigrati: è per questo che i membri dell’associazione accolgono a braccia aperte l’iniziativa e sposano le tradizioni salentine, parte della loro storia.

E ad essere attenti e curiosi, attratti dalle tradizioni enogastronomiche pugliesi, non sono solo i cittadini del posto, estranei alla cultura salentina, ma anche quei pugliesi di seconda e terza generazione. Pugliesi che conoscono le loro radici solo attraverso gli occhi e le parole di genitori e nonni.

Diversi i momenti dell’appuntamento svizzero della Festa della Municeddha: un convegno, un laboratorio di pittule, un corso di tamburello con Billy Mangione per terminare con le lezioni di pizzica della maestra Nicol Campari. Cuore, passione e gusto nelle tradizioni più autentiche, anche all’estero.

Presenti all’evento anche la musica popolare degli Ensemble Sciacuddhuzzi, diretti dal professore Giuseppe Attanasi.

Grandissima soddisfazione è stata espressa dai vertici delle associazioni per un evento che ha catalizzato l’interesse di tantissimi italiani, residenti in Svizzera ma provenienti anche da altre regioni italiane.

“Un appuntamento che ci auspichiamo sia solo il primo di tanti altri incontri tra le nostre comunità e l’Italia” ha dichiarato Luigi Cazzato, presidente dell’Associazione Pugliese a Winterthur. ” In Svizzera gli italiani sentono il bisogno di mantenere vivo il legame con la terra d’origine, oggi più che mai” ha tenuto ad aggiungere Italo Conte, presidente della Federazione Associazioni Pugliesi in Svizzera. Mentre Oronzo Piccinno ha sottolineato come “attraverso questi eventi la Festa della Municeddha si onora di portare fuori dai confini regionali, tutto il buono e il bello della Puglia”.

Luigi Cazzato, Tiziana Protopapa, Oronzo Piccinno, Italo Conte

“Questi eventi sono importantissimi perché favoriscono reti di partnership capaci di innescare circoli virtuosi a vari livelli – ha concluso Tiziana Protopapa, promotrice dell’evento, che ha aggiunto – In questa edizione sono stati presenti, Foodismo di Gianfranco Ruggeri, SalenToEat di Alessandro Stomeo, Apulia Stories di Elisa Mele e Food&Wine’s Emotions di Giuseppe Caramia: ognuna di queste associazioni ha dato il suo prezioso contributo presentando e rappresentando al meglio la Puglia, le sue bellezze e le sue eccellenze. Raccontare la Puglia con i fatti deve diventare un passo obbligato. Immagini suggestive e parole affascinanti possono aiutare ma non possono bastare. Necessario appare oggi far sentire i profumi della nostra terra, far assaporare i nostri prodotti, contaminare altre comunità con la nostra musica e le nostre tradizioni. Vedere, poi, la felicità negli occhi dei nostri emigranti è il più bel regalo che possiamo fare a noi stessi e alla nostra Puglia”.