Si sono ritrovati tutti insieme, in un unico abbraccio, gli studenti Erasmus che anche quest’anno sono giunti in massa a Lecce e che nella serata di ieri si sono riuniti per ricordare le vittime del tremendo incidente stradale che la scorsa domenica ha scosso la Spagna e l’intero mondo, quando hanno perso la vita 13 studentesse Erasmus provenienti da tutto il Vecchio Continente.
La tragedia, come noto, è avvenuta lungo l’AutoPista-7 che portava gli studenti Erasmus del paese iberico da Valencia a Barcellona. Forse un errore umano, un colpo di sonno del conducente, ma fatto sta che l’autobus sulla quale viaggiavano circa 50 ragazzi si è ribaltato in modo tremendo. 13 sono state le vittime, tutte donne, di età compresa tra i 19 e i 25 anni.
Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza. Questi i nomi delle sette vittime italiane: con loro hanno perso la vita anche due ragazze tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Insomma una vera tragedia.
Per ricordare la loro memoria anche Lecce si è mobilitata e lo ha fatto attraverso gli stessi studenti del programma Erasmus giunti nel capoluogo salentino per vivere una delle esperienze più belle della loro vita. Con il programma Erasmus Plus, infatti, decine di migliaia di studenti da tutta Europa ogni anno hanno la possibilità di viaggiare, studiare, crescere, imparare una nuova lingua, confrontarsi con nuove culture e aprire le loro menti verso il futuro. Era quello che stavano facendo le 13 ragazze rimaste sull’asfalto nei pressi di Tarragona: stavano solo crescendo.
Ogni studente, ogni studente Erasmus, lo sa bene: e così i ragazzi che nel corso dell’anno stanno frequentando le lezioni presso l’Università del Salento si sono ritrovati nella centralissima Piazza Sant’Oronzo per un momento di ricordo e preghiera. Alcune candeline a formare un grande cuore, alcuni messaggi scritti di proprio pugno e un momento di raccoglimento: la pura semplicità per ricordare quelle ragazze come loro, che stavano vivendo la loro identica esperienza. Al termine della serata, poi, decine di palloncini bianchi sono stati fatti volare nel cielo salentino: attaccati ai palloncini le bandiere della nazionalità delle tredici vittime e i messaggi di cordoglio scritti dai ragazzi.
‘Di tragedie come queste non vorremmo mai parlarne – è stato detto durante la manifestazione – ma la cosa più importante adesso, dopo aver riflettuto su quanto successo, è comprendere che questa storia non ha niente a che fare con l’Erasmus: disgrazie come queste possono capitare ovunque e a chiunque. L’importante è non avere paura, anzi avere il coraggio di reagire a testa alta, con la consapevolezza di poter avere la fortuna, tutti noi, di vivere un’esperienza unica e irripetibile’.
Un pensiero, ovviamente, è volato anche ai fatti delle ultime ore registrati a Bruxelles: 'stiamo vivendo giorni difficili – hanno detto gli studenti in Piazza – ma la cosa più importante adesso è saper reggere il colpo e reagire, uniti tutti insieme'.