‘Io e mia figlia disabile siamo già finite al Fazzi intossicate dal fumo dopo un incendio. Perchè nessuno pulisce quell’edificio?’


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‘Due anni fa, era l’estate del 2017, le sterpaglie che crescono nel recinto di quell’edificio abbandonato sotto casa mia hanno preso fuoco e a causa del fumo siamo rimaste intossicate io e mia figlia, una ragazza disabile che ha gravi difficoltà motorie. Fummo ricoverate al Vito Fazzi. Adesso io ho paura, temo che questa erbaccia secca possa prendere fuoco. Dobbiamo rimanere nuovamente intossicate io e mia figlia? Non so che fare, perciò mi sono rivolta a voi di leccenews24’.

‘Abbiamo paura che si verifichi un incendio’

Ha le lacrime agli occhi la signora L. quando ci racconta la sua storia. La vita per lei non è stata facile. Adesso vive in un alloggio messo a disposizione qualche anno fa dal Comune di Lecce insieme alla figlia disabile.

Poche le certezze su cui fare affidamento e tante le paure che, invece, possono mettere a repentaglio la sua serenità. Una di queste è la paura del fuoco, di un incendio che spontaneamente si appicchi tra le sterpaglie e che produca tanto di quel fumo da restarne intossicata. Paura di non fare in tempo ad avvisare i soccorsi, paura di non riuscire a scappare con la figlia disabile. Quel maledetto pomeriggio in cui finì all’ospedale di Lecce le è rimasto impresso più che nella memoria sulla pelle, come un tatuaggio.

L’immobile abbandonato è di proprietà del Comune

La domanda sorge allora spontanea, direbbe quel noto conduttore televisivo. Che ci vuole a chiamare i proprietari di quel rustico abbandonato o i vigili urbani e chiedere che le sterpaglie vengano tolte immediatamente?

‘Proprio questo è il problema! – si infervora L. – Quell’immobile fatiscente è di proprietà del Comune ma è stato posto sotto sequestro. Di conseguenza gli operai che dovrebbero pulirlo non possono entrare e le sterpaglie diventano alberi. E se poi prendono fuoco?’

A darle manforte e sostegno qualche vicino, che subito interviene: ‘Sì, quella doveva essere una palestra ma poi chissà cosa è successo. La proprietà di quel rustico è del Comune di Lecce, ma i lavoratori della Lupiae Servizi anche se vengono non possono entrare, perché l’immobile è sotto sequestro. Puliscono all’esterno ma all’interno cresce l’erba che prima è ricettacolo di animali di tutti i tipi, poi secca e potrebbe anche incendiarsi con le alte temperature di luglio e agosto. Sinceramente non sappiamo cosa fare’.

L’appello di leccenews24.it

Dopo aver sollevato la triste vicenda di tante famiglie delle Tagghiate, il viaggio nel disagio di leccenews24.it continua. Oggi poniamo questa questione all’attenzione di tutti. E’ vero, è sabato, gli uffici comunali sono chiusi ma siamo certi che se qualcuno che può risolvere il problema leggerà l’articolo immediatamente si darà da fare. Lunedì presenteremo la vicenda ai responsabili degli uffici competenti. È triste che ci siano tante persone che non hanno voce e che debbano chiedere favori e cortesie a fronte di diritti. A proposito, notizia utile per chi volesse mobilitarsi: siamo in via Comencini, angolo via Fermi. A pochi passi dalle Lecce – Monteroni.