Spazzatura per strada, erbacce e topi, l’inferno dei residenti delle “Tagghiate”

Raccogliamo le segnalazioni degli abitanti di Via Dei Sellai e Via Dei Calzaioli, nel quartiere Ferrovia a Lecce, costretti a convivere con l’abbandono.

C’è una Lecce bella, coinvolgente, ammaliante, tutta da visitare e vivere, che piace ai turisti e ai cittadini e che merita di essere conservata cosi com’ è e tenuta nel cuore.

E poi, come ogni rovescio della medaglia che si rispetti, c’è una Lecce scialba, trascurata, sporca e per certi versi anche dimenticata, una città con zone d’ombra che feriscono soprattutto chi quotidianamente le vive e si sente ‘figlio di un Dio minore’.

Oggi raccogliamo il disagio di un consistente gruppo di cittadini che risiedono in Via Dei Sellai e Via Dei Calzaioli, quelle che un tempo la toponomastica identificava come Via dei Ferrari e Via Codacci Pisanelli. Siamo in piena zona delle cosiddette “Tagghiate de Marcu Vitu”, Quartiere Ferrovia.

Il grido di allarme che raccogliamo da parte degli abitanti è un grido di rabbia, dolore, sconforto: “Guardate questo parco giochi che è stato realizzato dal Comune per i nostri figli. Vi sembra che noi li possiamo portare a giocare? Erbacce alte, cartacce, plastica trasportata qui dal vento, siringhe, animali di ogni tipo che lo frequentano… eppure, in questi anni, siamo stati attenti affinché né i nostri bimbi più vivaci, né vandali provenienti da altre zone della città, rovinassero e distruggessero i giochi. Adesso siamo al paradosso che i giochi siano quasi nuovi, ma i nostri figli non li possano utilizzare…”.

Siamo in un complesso sul quale insistono tre condomini di medie dimensioni: due sono di proprietà di Arca Sud (e quindi della Regione Puglia) e uno del Comune. Quest’ultimo risulta essere abbandonato, poiché le famiglie che vi abitavano sono state trasferite altrove e gli uffici di “Palazzo Carafa” abbiano iniziato una serie di lavori di ristrutturazione, sistemando le impalcature. Peccato che quei lavori non siano mai stati portati a termine, anzi, siano fermi, ci raccontano i residenti mostrando l’immobile. Quell’edificio è diventato un dormitorio in cui barboni e clochard lo occupino facendo spesso razzie.

Problemi con la raccolta dei rifiuti

“Per non parlare poi della raccolta dei rifiuti che viene effettuata in una maniera che ci penalizza. Abbiamo dovuto sistemare i carrellati forniti dalla ditta che svolge il servizio sotto le nostre finestre per evitare che, come accaduto, persone di altri quartieri venissero a depositare i loro rifiuti. Ma poiché alcuni addetti di Monteco hanno riscontrato conferimenti non conformi alla raccolta differenziata, spesso si sono rifiutati di ritirare la spazzatura. Abbiamo dovuto noi mettere mano e differenziare, raccogliendo tutto in appositi bustoni che la ditta non ha ritirato, dicendo che ci saremmo dovuti rivolgere all’Ufficio Igiene del Comune. Volete saperla tutta? L’Ufficio di Igiene ci ha sempre ripetuto che doveva occuparsene Monteco, invece. Un balletto di responsabilità, uno scarica barile durato settimane a cui ha posto fine solo l’intervento di qualche politico recente e passato, che ha preso a cuore la situazione e ci ha fatto il favore di intervenire mandando la ditta a raccogliere i bustoni”.

Strisce bianche e blu lasciate a metà

Segnalazioni gravi, dunque, sulle quali non si può tacere in uno spazio di città che anche se periferico dovrebbe avere gli stessi diritti di altri quartieri. Curiosa, poi, la situazione delle strisce blu e di quelle pedonali, lasciate a metà non si capisce se per dimenticanza o se per sopraggiunte altre urgenze.

 

Topi e scarafaggi

“Vi segnaliamo anche – fatelo sapere ai lettori – la questioni di topi e scarafaggi. L’anno scorso la deblattizzazione in spazi pubblici l’abbiamo effettuata noi con i nostri soldi. Quest’anno non è stato possibile farlo e le conseguenze si vedono. Di disinfestazioni del Comune nemmeno l’ombra”.



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