Continua lo stato di agitazione dei dipendenti del servizio integrazione scolastica che lamenta una disparità di trattamento tra ambiti regionali, contratti non adeguati e mancanza di sicurezza e stabilità. Già lo scorso 28 agosto si era tenuto un sit-in organizzato dalla Conferenza dei Comitati di Base Lecce e a qualche mese di distanza torna la protesta dei lavoratori.
Internalizzazione, riconoscimento contrattuale adeguato e stabilità: sono questi i punti cardine delle richieste dei lavoratori che anche per quest’anno, a seconda della Provincia o dell’Ambito territoriale, si ritrovano con contratti di 10-15 ore settimanali e la cura da dedicare a più bambini. A pagarne il prezzo, oltre ai dipendenti, sono i minori con bisogni speciali che hanno bisogno di assistenza particolare.
“Tutto ciò è notevolmente discriminatorio nei confronti degli utenti che usufruiscono dello stesso servizio nelle stesse Scuole con Enti differenti ossia Ambiti e Provincia di Lecce, i quali beneficiano dei loro diritti in base alla loro posizione geografica, perché in alcuni ambiti vengono assegnate 24 ore settimanali, in altri 15 ore e addirittura negli Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore dalle 12 alle 18 ore settimanali in base al numero di utenti assegnati”, scrive Cobas Lecce.
Non è una condizione facile quella dei lavoratori a cui non viene riconosciuta alcuna stabilità economica in un periodo particolarmente delicato come quello attuale. “Oltre al diritto degli utenti di ricevere assistenza scolastica – continua Cobas Lecce – anche gli operatori dipendenti di queste cooperative gestite dagli ambiti, hanno diritto ad uno stipendio degno della loro categoria, a un contratto che li tuteli, senza sospensioni o part- time. Per questo si fa sempre più forte la richiesta di una internalizzazione immediata del personale”.
Un primo accordo in Prefettura
Non è mancata una prima risposta istituzionale da parte del Prefetto di Lecce che ha accolto alcune delle richieste dei lavoratori e di Cobas Lecce. È stato siglato un accordo, infatti, per “coordinare e disciplinare il funzionamento del Servizio per l’Integrazione Scolastica e Sociale Extra-Scolastica in favore degli alunni diversamente abili”.
Il Servizio, come prevede l’accordo, dovrà prevedere un monte ore pari al 10% del monte ore dedicato alle attività formative. Le assenze prolungate da parte dello studente assistito dall’operatore, per motivi connessi alle patologie, dovranno prevedere una riprogrammazione dell’attività dell’operatore.
Per garantire queste novità, la Regione Puglia provvede all’istituzione di un Fondo di 5 milioni di euro per i diversi ambiti territoriali.