“Gentile sig. Sindaco, ma quale bandiera Blu se poi le spiagge libere sono impraticabili per rifiuti di ogni genere?”. Questo in sintesi quanto chiede un cittadino a Luciano Cariddi, primo cittadino di Otranto, dopo la prima domenica di luglio, quando salentini e non si sono riversati sulle spiagge per trovare rifugio dalla calura.
Il sig. Giuseppe, quindi, non è riuscito a trattenere lo sdegno dopo essersi recato sul tratto di spiaggia libera lungo il litorale degli Alimini, tra il Lido due Mori e Serra Alimini 1. Uno stato di incuria e abbandono da fare tristezza e rabbia.
“Le spiagge libere di Alimini non sono state ripulite e non sono state dotate di cestini per i rifiuti – scrive Giuseppe – I lidi adiacenti al tratto di spiaggia in questione, anche usufruendone spesso per le loro attività, non provvedono al servizio di pulizia. La stagione balneare è iniziata, oramai, da tempo ed i bagnanti, cittadini e turisti, sono costretti a convivere con rifiuti di ogni genere”.
E allora che fare? Otranto anche quest’anno – oltre alle Cinque Vele del Touring Club – ha ricevuto la Bandiera Blu tra le località italiane che si distinguono per la cura dell’ambiente costiero e i rifiuti sulla spiaggia libera stridono decisamente col vessillo assegnato dalla FEE (Foundation for Enviromental Education).
“Si spera che il Comune di Otranto – conclude il nostro utente – dedichi la giusta attenzione alle spiagge libere, risorse primarie nel contesto sociale ed economico locale”.
Del resto ci si trova di fronte sempre alla solita questione: spiagge attrezzate e pulite per chi se lo può permettere, sabbia sporca per chi invece si trova a dover scegliere la spiaggia libera. Una distinzione ingiusta e da evitare. Del resto, il nostro Salento conta tantissimi luoghi belli e incontaminati che meritano rispetto così come lo meritano i cittadini.