Lecce, Complesso Agave, un anno dopo. I cittadini: ‘I problemi restano, nulla è cambiato’


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Esattamente un anno fa – a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti – suscitò grande clamore mediatico la denuncia dello “Sportello dei Diritti” circa lo stato di abbandono del complesso edilizio “Agave”, ubicato nei pressi della via della Cavalleria (la strada secondaria per la marina di San Cataldo).

In particolare, venivano segnalati i frequenti incendi nella zona a causa delle sterpaglie mai sradicate e carenza di igiene pubblica. Dopo più di dieci anni dalla consegna dei primi appartamenti, l’associazione presieduta dall’avvocato Giovanni D’Agata torna a puntare il dito contro l'incuria di quello che, almeno nelle intenzioni dei suoi costruttori, doveva rappresentare un miniquartiere modello della città capoluogo. Perché anche quest’anno pare che le fiamme abbiano lambito alcuni condomini.

Non solo. I sopralluoghi effettuati confermano il desolante quadro già evidenziato ampiamente. Anzi, semmai, si é aggravato dal decorso di altri 365 inesorabili giorni nei quali “le opere di urbanizzazione continuano ad essere in larga parte incomplete o mal eseguite – precisa D’Agata in una nota pervenutaci in redazione – e la ditta lottizzante ha smesso ormai da tempo di occuparsi della manutenzione del complesso con gravi conseguenze, anche igienico-sanitarie, per le centinaia di famiglie residenti”.

Le aiuole e le aree a "Verde Attrezzato" (che di attrezzato non ha neanche le alberature) sono infestate dalla vegetazione spontanea ed i marciapiedi sono diventati impercorribili. “Ci si chiede per quale motivo la cittadinanza debba farsi carico della manutenzione degli spazi pubblici – continua – quando questo dovrebbe spettare ad altri”.

Peraltro, nel corso del tempo numerose sono state le richieste di intervento rivolte all’ amministrazione per tramite di alcuni politici e dipendenti comunali. La risposta tra promesse d’intervento e inerzie varie alla fine sarebbe stata sempre la stessa: “abbiamo le mani legate, la manutenzione del verde pubblico è di pertinenza della Ditta Lottizzante, non spetta a noi”. Mentre è noto che se la ditta lottizzante non interviene, l’Amministrazione Comunale possederebbe altri mezzi per risolvere il problema tra cui procedere nei confronti dei lottizzanti in attuazione della Convenzione.
 
Di seguito, quindi, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, riporta ancora una volta all'attenzione degli amministratori alcuni dei problemi già segnalatici dai residenti e che potrebbero essere risolti da interventi del locale governo cittadino:

“In pratica si chiede che l’Amministrazione – conclude D’Agata – provveda direttamente all’esecuzione dell’ordinaria manutenzione del complesso rivalendosi, ove ritenga, sul lottizzante tramite la fidejussione assicurativa rilasciata in sede di Convenzione”.