I lavoratori della Comdata sono sull’orlo dell’insurrezione. Vanno a lavorare in un call center che sembra essere una delle aziende più in forma del territorio (ci lavorano in ben 1400) e che malgrado la crisi continua ad avere livelli occupazionali importanti, a prescindere da ciò che ciascuno possa pensare su tale tipologia di lavori, a detta di molti eccessivamente alienanti, e poi quando escono dopo il loro turno si trovano le auto con in bella evidenza multe salate da pagare.
Il problema è il solito, la carenza di parcheggi da un lato e gli scarsi collegamenti da e per la zona in cui si trova l’opificio, malgrado insistano in quella location importanti attività commerciali che potrebbero trarre beneficio da un servizio di collegamenti più puntuale.
Nei giorni scorsi era stato il consigliere d’opposizione Paolo Foresio, capogruppo Pd a Palazzo di Città, a porre la questione, corredando il suo comunicato stampa con una serie di fotografie inequivocabili. Oggi è il turno dei sindacati che prendono carta e penna e scrivono al Prefetto, anche alla luce della decisione dei magazzini City Moda di recintare con catene una parte di parcheggi che considerano, evidentemente a ragione, di loro esclusiva fruibilità.
‘Le scriventi Organizzazioni sindacali SLC CGIL e FISTEL CISL – si legge nella nota – esprimono seria preoccupazione per la grave situazione, venutasi a creare nella zona mercatale in cui è ubicato l'opificio aziendale di Comdata e in cui operano altre realtà commerciali, come CITY Moda e il supermercato Famila, per la carenza di parcheggi auto.
L’attacco poi arriva diretto all’amministrazione guidata dal Sindaco Paolo Perrone, ritenuta al momento poco sensibile alla risoluzione di quel problema che riguarda tanti lavoratori che operano in una zona d’espansione della città: ‘Purtroppo gli interventi del Comune, sino ad ora, sono stati solo sanzionatori per violazioni al codice della strada, e non hanno prodotto alcun progetto alternativo, atteso che la zona è scarsamente collegata con i mezzi pubblici e che non esiste nessun collegamento con i grossi parcheggi della zona.’
I lavoratori stessi avevano dato anche delle possibili soluzioni: interessante quella di posizione dei bus navetta in Zona Settelacquare, da utilizzare come vera e propria stazione di interscambio. Al momento tutto tace, ma è probabile che l’intervento del nuovo Prefetto, Claudio Palomba, possa sbloccare tutto.