Lanciata da un’auto in corsa, Amira è stata operata ad una zampa: migliorano le sue condizioni


Condividi su

La storia di Amira, la cagnolina lanciata da un’auto in corsa e abbandonata da un ‘padrone’ vigliacco che voleva sbarazzarsene, aveva commosso tutti grazie alle volontarie dell’Oipa che, dopo averla salvata, avevano contattato la nostra redazione per chiedere aiuto. Sporca, denutrita, scheletrica e spaventata: così era stata trovata dall’Associazione internazionale per la Protezione degli animali che l’ha curata con affetto.

Cibo e amore, però, non bastavano a garantire alla cagnolina un futuro più roseo di quello che aveva avuto. La piccola aveva un problema alle zampe posteriori, non camminava bene e aveva bisogno di aiuto. L’unica strada per permettere alla femmina di segugio di correre spensierata era un costoso intervento chirurgico. Per questo, era stata lanciata una raccolta fondi a cui hanno davvero risposto in tanti.

L’Associazione, dopo l’appello, è riuscita a raccogliere mille euro. Tanti, come detto, ma non abbastanza per coprire interamente i costi non indifferenti della delicata operazione a cui la cucciola doveva essere sottoposta per tornare a camminare. Quando tutto sembrava più difficile, quando la strada che appariva in discesa è tornata in salita ecco che la generosità ha fornito una ‘scorciatoia’ per raggiungere l’obiettivo e permettere alla cagnolina di avere un futuro, magari con una famiglia quando tutto sarà finito.

Un veterinario di Roma, il dottor Matteo Tommasini Degna, direttore sanitario dell’Ospedale veterinario Gregorio VII si è offerto di operare gratuitamente la ‘nanetta’, come ormai la chiamano le volontarie. E così è stato. Giorno 3 gennaio la cucciola è stata operata alla zampa posteriore sinistra. È stato un intervento delicato e molto complesso.

Tra 15 giorni, dopo un periodo di degenza, toccherà alla zampetta destra. I soldi che erano stati raccolti per l’intervento sono stati parzialmente spesi per accompagnare la cagnolina a Roma e consegnarla nelle mani amorevoli del dottor Tommasini Degna, di Chiara Valenti e del personale. Grandi professionisti, ma soprattutto persone dal cuore d’oro.

«Ringraziamo chiunque abbia donato, con quel piccolo gesto abbiamo coperto in parte le spese del viaggio a Roma e gli esami clinici che avevamo già fatto in Salento – ci hanno raccontato le volontarie – ma se c’è qualcuno che li aveva esclusivamente offerti per l’operazione che, invece, è stata effettuata gratuitamente e li rivolesse indietro, lo capiremmo. Può telefonarci per riavere indietro quanto dato. Per noi la trasparenza è tutto».

Punto di contatto: 329 717 5727 (Desirè – Oipa, delegazione di Lecce).