‘Gli ori votivi dei Santi Patroni ai poveri del Salento’. Parte l’appello ai vescovi


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“Sulle orme di San Francesco (che donò i suoi averi ai poveri ndr), gli ori e l’argento delle statue dei Santi Patroni vadano a chi ha più bisogno”. Questo in sintesi l’appello che parte dall’associazione Pronto Soccorso dei poveri.

Il presidente, Tommaso Prima, com’è nel suo stile, lancia sui social un appello questa volta rivolto ai vescovi salentini, ovvero l’Arcivescovo di Lecce, mons. Miche Seccia, e il vescovo di Ugento Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli.

“Donate gli ori votivi delle statue dei Santi Patroni alle famiglie bisognose e in gravi difficoltà – si legge nella nota – la situazione di migliaia di famiglie da Lecce a Santa Maria di Leuca è sempre più drammatica. Garantiamo loro, oltre a un po’ di cibo anche aiuti per non rimanere senza luce nelle proprie case o senza cure mediche”.

L’appello, come si può leggere sui social, è stato ampiamente condiviso dai cittadini. Soprattutto da chi è nella convinzione che la Chiesa debba essere la prima a spogliarsi dei beni materiali per sostenere chi ha più bisogno, proprio come fece San Francesco. E proprio come predica Papa Francesco, non stancandosi mai di ribadire come ha fatto qualche giorno fa in terra salentina “La Chiesa sente di dover tornare all’essenziale per professare con coerenza che il Signore è l’unico Vero Bene”.

Certo, la provocazione è forte, ma l’appello viene da un’esigenza sempre più sentita di sostegno ai poveri e che ha portato la stessa associazione a protestare qualche giorno fa ai piedi di palazzo Carafa.