Taglio degli stipendi per i poveri, ‘dov’è finita la mozione Fragola?’. La rabbia in un sit-in a palazzo Carafa

Dov’è finita la mozione Fragola a favore dei poveri? Se lo chiedono la Caritas e le associazioni in protesta questa mattina in piazza Sant’Oronzo.

Dall’emendamento al bilancio comunale a favore dei poveri alla mozione a firma di Massimo Fragola, poi il nulla.

Il consigliere comunale di Lecce dalle file di Andare Oltre aveva messo il piede sull’acceleratore per la devoluzione del 5% delle indennità di Palazzo Carafa a un fondo per gli indigenti presentando una mozione che doveva essere messa all’attenzione del Consiglio.

Oggi a palazzo Carafa è giornata di Consiglio comunale, ma della mozione nemmeno l’ombra. E le associazioni vanno sul piede di guerra.

Il sit in

Da questa mattina alle 9 ai piedi di palazzo di Città una rappresentanza delle associazioni che si spendono al fianco delle famiglie bisognose hanno messo le tende.

La protesta ai piedi di palazzo Carafa

L’annuncio della protesta è arrivato proprio ieri da parte del presidente dell’associazione Pronto Soccorso dei Poveri, Tommaso Prima, sotto l’insegna di un’espressione che la dice tutta sullo sdegno per le promesse non mantenute. “Vergogna!” aveva esclamato Tommaso Prima, dando voce alle famiglie e ai singoli individui che da soli non ce la fanno a vivere, a mangiare, a pagare le bollette.

L’iniziativa

Il consigliere comunale Massimo Fragola aveva proposto un taglio delle indennità per la creazione di un fondo sociale da destinare all’acquisto di beni di prima necessità. L’iniziativa aveva visto la piena approvazione dell’associazione Pronto soccorso dei Poveri e della Caritas che ogni giorno si spendono per sostenere le prime necessità di chi ha bisogno.

Massimo Fragola per l’occasione sostenne

“è un impegno concreto per abbattere le distanze tra la Politica e la Comunità e abbiamo deciso di portarlo avanti in favore dei cittadini leccesi più bisognosi. Siamo felici che il sindaco abbia preso un impegno in tal senso innanzi all’intero Consiglio comunale. Noi puntiamo ad abbattere il costi della politica, aumentare l’attività mirata dei servizi sociali e, allo stesso tempo, ridurre gli sprechi alimentari”.

Grande seguito ebbe la proposta, tanto da provocare i commenti positivi dell’intera compagine politica del Movimento.

Alle parole non sono seguiti i fatti

Stamattina al fianco delle associazioni c’era anche Don Attilio Mesagne, responsabile della Caritas Lecce. Sì, perché la Chiesa da sola non ce la fa a sostenere il carico dell’assistenza alle persone povere. “E’ necessario lavorare in tandem con le Istituzioni per poter davvero assolvere alla grande richiesta di sostegno” afferma oggi e da sempre, Don Attilio.

I fatti ad oggi sono i seguenti: la mozione a favore dei poveri non sembra essere all’ordine del giorno. E questo fa arrabbiare molto. “Che fine avete fatto fare alla proposta ritirata al primo Consiglio comunale con la promessa che doveva essere riformulata e presentata al primo nuovo Consiglio?” si legge su Facebook. Si attendono risposte.



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