Va in pensione uno dei magistrati di spicco, degli ultimi decenni, del tribunale di Lecce. Parliamo di Guglielmo Cataldi, classe 1957 (oggi compirà 68 anni) originario di Gallipoli. Questa mattina, c’è stato un incontro nell’aula “Vittorio Aymone” del tribunale, in cui ha ringraziato colleghi e amici. In tanti, tra avvocati, colleghi, funzionari amministrativi, hanno voluto salutare Cataldi che si pensiona dopo circa 40 anni di servizio.
Sono intervenuti, tra gli altri, il procuratore capo di Lecce, Giuseppe Capoccia; il procuratore generale Ludovico Vaccaro; il procuratore generale di Bari, Leonardo Leone de Castris; il presidente del tribunale, Antonio Del Coco; il presidente dell’ordine degli avvocati, Antonio De Mauro; Antonio Esposito, che ha sostituito il Presidente della Corte d’Appello, Roberto Carrelli Palombi; il presidente dell’ufficio Gip, Alcide Maritati; il presidente della Camera Penale di Lecce, Giancarlo dei Lazzaretti.
Cataldi è approdato in magistratura nel 1986. Negli ultimi decenni, al fianco di Cataldo Motta (che ha salutato con affetto), ha contribuito ad importanti blitz della Direzione Distrettuale Antimafia, relativi alle più importanti inchieste sulla Sacra Corona Unita. Tra le indagini condotte da Cataldi, a partire dal 1995, come sostituto procuratore della procura ordinaria, si ricorderanno il caso dell’infermiera di Taurisano, Lucia Bartolomeo, che avvelenò il marito e quello sulla strage dell’istituto “Morvillo Falcone” di Brindisi, conclusasi con la condanna all’ergastolo di Giovanni Vantaggiato.
Non solo, Cataldi nel 2017 ha avuto la nomina di procuratore aggiunto e ha anche assunto il ruolo di procuratore capo, facente funzioni, dopo Leonardo Leone De Castris, prima della nomina di Giuseppe Capoccia.
Durante l’incontro, Cataldi ha preso la parola, affermando, tra le altre cose: “È arrivato il momento giusto per pensionarmi… La mia famiglia mi ha insegnato l’umiltà”. Ed ha sottolineato: “Il magistrato ha un potere enorme che incide sulle persone. Siamo un granello di sabbia in un grande meccanismo. Sono stato felice ogni giorno nell’entrare in ufficio”.