«Puglia, mai Regione di Plastica». È questo il titolo della campagna lanciata dall’associazione culturale “L’isola che non c’è” di Latiano e sposata da via Capruzzi, Asl, Università, enti ed organizzazioni. Una vera e propria dichiarazione di guerra, ma per salvare l’ambiente. L’obiettivo è quello di limitare l’uso degli oggetti monouso più diffusi, in casa come nei luoghi pubblici. Addio a piatti usa e getta, bicchieri delle macchinette di bevande, addio a cannucce e cotton-fioc (sui quali il nostro paese aveva già attuato una stretta eco-friendly, mettendo al bando quelli non biodegradabili).
Il manifesto
Sono cinquantaquattro i pugliesi che hanno deciso di «metterci la faccia», tra cui anche il Sindaco Pippi Mellone. Il primo cittadino di Nardò compare insieme al collega di Bari Antonio Decaro, altri politici e amministratori pugliesi, il cantante Al Bano Carrisi. Una versione maxi del manifesto campeggia già da qualche giorno sulla nuova sede della Regione Puglia.
«I prodotti in plastica monouso – ricorda Mellone – rappresentano circa il 70% dei rifiuti nei mari del mondo. Al di là di ogni altra considerazione, credo che questo sia un dato sconvolgente. In attesa di decisioni nette a livello internazionale, facciamo la nostra piccola parte. È arrivato il momento di dire davvero basta alla plastica e anche nella nostra città faremo una grande iniziativa di sensibilizzazione, che sia però già un atto concreto di riduzione dell’usa e getta».
La campagna sta coinvolgendo sempre più come dimostrano le adesioni di soggetti pubblici e privati che si stanno moltiplicando. Anche quella personale del sindaco Pippi Mellone diventerà presto “formale”. L’amministrazione comunale, infatti, sta mettendo a punto una iniziativa specifica di concerto con il circolo neretino di Legambiente, dedicata agli esercizi commerciali e agli operatori economici della città.
«L’idea di fondo, condivisa con l’assessore alle Attività Produttive Giulia Puglia e con Legambiente – spiega l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – è quella di spronare tutte le attività della città a bandire o ridurre fortemente la plastica usa e getta. Chi lo farà, guadagnandosi l’etichetta di esercizio “plastic free”, riceverà un logo da esporre e sarà inserito in una lista di operatori virtuosi che l’amministrazione promuoverà in ogni modo e presenterà anche ai turisti. La maggior parte dei nostri concittadini, i turisti, chi viene in città per lavoro o per altri motivi, sono ormai profondamente sensibili alle tematiche ambientali e su ognuno di loro, grazie a questa iniziativa, gli operatori commerciali “plastic free” avranno senza dubbio un vantaggio competitivo».
Si inizia da piccoli passi per cambiare il mondo. Intanto, la Puglia sarà la prima regione in Italia, ad aver introdotto il divieto di utilizzo della plastica nei lidi, consentendo solo quello di materiale biodegradabile.