Le cellule del cordone ombelicale conservate al Sant’Orsola di Bologna non potranno aiutare il piccolo Alessandro Maria, il bambino di 18 mesi che sta combattendo la sua battaglia contro una rarissima malattia genetica. L’unica speranza per sconfiggere la linfoistiocistosi emofagocitica è un trapianto di midollo osseo, ma quella piccola fiammella che si era accesa quado si era diffusa la notizia di un campione contenente cellule staminali “altamente compatibile” è diventata una doccia fredda per i genitori dopo i test. Non era quello che avrebbe salvato la vita ad Alessandro.
«Ci tenevamo purtroppo ad informarvi che abbiamo parlato coi medici inglesi che seguono Alessandro e che ci hanno confermato un basso livello di compatibilità (verificato con una high resolution HLA di next generation)» si legge sulla pagina Facebook creata dalla famiglia per lanciare un appello. «La vera ed unica notizia che la stampa dovrebbe pubblicizzare è il gesto d’amore e di speranza che una nazione intera, scesa nelle piazze o presso i centri trasfusionali, ha deciso di regalare a tutte le persone malate ed in attesa di trapianto»
Un farmaco sperimentale sta regalando un po’ di tempo al piccolo, ma i medici sono stati chiari, purtroppo chiarissimi. Entro il 30 novembre bisogna trovare, fra miliardi di combinazioni, il “fratello o la sorella maggiore” di Alex, così come avevano scritto papà Paolo e mamma Cristiana.
«Visto che sono figlio unico – si leggeva nell’appello lanciato dai genitori – e non ho nessun fratello o sorella che mi possono donare il loro midollo, i miei genitori hanno cercato sia nel registro mondiale dei donatori che in quello dei cordoni ombelicali, ma purtroppo non esiste ad oggi alcun donatore compatibile. Quindi, non mi resta che cercare mia sorella o mio fratello maggiore altrove…».
La richiesta di aiuto ha toccato il cuore di tutti, mettendo in modo una gara di solidarietà che forse non ha precedenti. In questi giorni in giro per l’Italia sono tantissime le persone che si sono sottoposte al test del Dna sul sangue o solla saliva per dare una speranza ad Alessandro: diecimila o forse più. Una mobilitazione mai vista prima per vincere questa corsa contro il tempo.
Tappa a Taviano
Per avere informazioni sulle prossime tappe è possibile seguire la pagina Facebook di Alessandro Maria. Per i salentini, il prossimo appuntamento è a Taviano, il 12 novembre. Dalle 9.00 alle 18.00 è possibile presentarsi presso la Casa del Donatore. «Non dimenticate di portare con voi un Documento ed il Tesserino Sanitario!» si legge. Chi vuole aiutare Alessandro ha un appuntamento in agenda.