Lo stato di incuria e degrado delle marine leccesi già da molti anni suscita le protesta di residenti e vacanzieri. Dopo Torre Chianca, è balzata agli onori della cronaca in questi giorni la situazione in cui verte Torre Rinalda.
Così i consiglieri comunali di Surbo Filomena D’Antini e Giuseppe Maroccia hanno
chiesto all’intero consiglio comunale della loro cittadina di attivare la procedura per l’annessione della marina di Torre Rinalda al comune di Surbo. I consiglieri sono convinti che, così come è accaduto con i comuni di Trepuzzi e Squinzano per Casalabate, se si prendesse cura della marina il comune di Surbo, anziché il capoluogo, la situazione certamente migliorebbe.
‘Torre Rinalda è molto bella e con una sua storia, infatti prende il nome dall’omonima torre cinquecentesca, fatta costruire dagli Spagnoli per difendere il Salento dagli attacchi dei pirati Saraceni. Considerato che nella località di Torre Rinalda risiedono centosessantacinque abitanti e che la marina si ripopola durante l’estate, soprattutto con la presenza stabile degli abitanti della vicina Surbo che hanno stabilito presso la marina la loro residenza estiva, se il Comune di Surbo se ne occupasse direttamente le condizioni di vivibilità certamente migliorerebbero’, scrivono D’Antini e Maroccia.

La marina ad oggi ha complessivamente 1258 edifici di cui 1181 sono adibiti a edilizia
residenziale, 38 sono invece destinati a uso produttivo, commerciale o altro.
Ma gli abitanti residenti e i villeggianti della si sentono “figli di un Dio minore“, denunciando di continuo uno stato di incuria e di
abbandono: non ci sono eventi, la battigia è piena di rifiuti e molti spazi sono in stato di
abbandono. Recentemente il comitato civico Surbo 2030 ha raccolto numerose
firme dei cittadini che popolano d’estate la marina di Torre Rinalda per ottenere
dal comune di Lecce la cessione al comune di Surbo della marina.