Sbarco migranti, in 720 attesi per mercoledì nel porto di Brindisi


Condividi su

Sono trascorsi poco più di due mesi dall’ultimo massiccio sbarco di migranti che vide approdare ben 1286 richiedenti asilo nel porto di Brindisi, che, già domani, le banchine interne del capoluogo messapico si apprestano ad accoglierne altri 720 facenti parte degli oltre 6500 recuperati a largo delle coste africane, nelle ultime ore, dalla Guardia Costiera Italiana.

Come riferito dal sindaco della città adriatica, Angela Carluccio, l’arrivo di questa nuova ondata migratoria è previsto per le 15 del pomeriggio di mercoledì 31 agosto quando il mercantile norvegese ‘Enterprise’ attraccherà, come negli analoghi episodi precedenti, sul molo di Sant’Apollinare con, a bordo, il suo carico umano tra cui si registrano, anche, due salme.

Il coordinamento delle operazioni di prima accoglienza, come di consueto, sarà gestito dalla prefettura brindisina dove, nella mattinata di oggi, si è svolto un vertice per predisporre tutto il necessario per l’assistenza dei profughi con un occhio di riguardo ai, possibili, numerosi minori che giungeranno senza essere accompagnati da un familiare.

Ancora una volta, quindi, il Salento e le sue coste, già economicamente provate da un avvio di estate incerto e, sul fronte adriatico, da continue e numerose mareggiate che hanno profondamente segnato il resto della bella stagione, si apprestano a dover affrontare l’ennesima emergenza umanitaria con l’aggravante, questa volta, di non sapere, ancora, dove e quando i profughi verranno smistati, soprattutto in ragione del fatto che, prima della tremenda catastrofe sismica che ha colpito il centro-Italia, proprio regioni come Lazio e Abruzzo erano fra quelle che, prima di altre, si rendevano disponibili a condividerne il peso nei rispettivi centri di accoglienza.

Non resta, quindi, che attendere l’attracco, domani, del bastimento scandinavo per comprendere più da vicino le reali dimensioni di questo ulteriore flusso e conoscerne quello che sarà il “destino”.

A cura di Luca Nigro