Il Comune di Lecce chiude tre scuole dell’Infanzia, le maestre: ‘Che ne sarà di noi?’


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Le maestre delle scuole dell’infanzia comunali che l’Amministrazione Salvemini ha deciso di chiudere e di affidare al sistema di istruzione statale sono sul piede di guerra. Quelle che contattano Leccenews24.it non perdono occasione di sottolineare l’incredulità per una scelta della Giunta con la quale mai avrebbero pensato di confrontarsi. C’è dispiacere, rabbia, in alcuni casi anche disperazione laddove si era fatto affidamento su quell’incarico per sostentare il proprio nucleo familiare e adesso ci si ritrova letteralmente in mezzo ad una strada.

Già, perché le maestre di quelle scuole dell’infanzia del Comune di Lecce facevano parte di una graduatoria stilata nel luglio del 2020 che avrebbe dovuto avere la durata di tre anni. Dall’oggi al domani, senza alcun preavviso – raccontano alla nostra redazione –, hanno saputo che alla fine di quest’anno scolastico dovranno trovarsi un altro mestiere perchè l’Amministrazione ha scelto di dismettere quell’impegno passando tre delle quattro scuole comunali al sistema statale.

La scelta della Giunta Salvemini dettata dai noti problemi economici in cui versa il Comune ha scatenato le proteste dei genitori che nella mattinata di oggi protesteranno, nel rispetto della normativa anti-covid, sotto Palazzo Carafa per ricordare i disagi che riceveranno da quella decisione proprio i bambini. Il passaggio dal sistema comunale a quello statale comporterà la riorganizzazione delle classi, così che i piccoli che faticosamente in questi mesi difficili stanno socializzando dovranno ri-iniziare il loro percorso in classi diverse, con compagni diverse, maestre diverse.

La protesta delle maestre

Le insegnanti non perdono occasione per ricordare la paradossalità di una tale situazione che scontenta tutti e di cui non si intravedono i reali benefici per le casse del Municipio. ‘Molte di noi facendo affidamento su quella graduatoria che ci consentiva l’insegnamento nelle scuole dell’infanzia del Comune di Lecce hanno rinunciato a supplenze ed incarichi nelle scuole pubbliche sul territorio nazionale, proprio perché facevamo affidamento su quell’incarico. Come si fa a cambiare le regole del gioco in pieno anno scolastico consegnandoci ad un futuro più che incerto?’.

La manifestazione dei genitori

I genitori intanto incalzano e chiedono che i loro figli non siano separati dalle maestre, dai compagni, dalla scuola. Sperano in parole di buonsenso da parte dell’Amministrazione e sperano che il Sindaco o l’assessore alla Pubblica Amministrazione li incontrino per trovare una soluzione.

I sindacati scendono in campo

Anche i sindacati di categoria si mobilitano: l’obiettivo è di verificare se ci possano essere corsie preferenziali per le insegnanti che si ritrovano in questa assurda situazione. Le leggi vigenti consentiranno alle maestre di ritrovare la classe che hanno perso per la scelta dell’Amministrazione? Oppure dovranno in silenzio accettare di essere espulse dal sistema comunale senza che quello nazionale ne tenga conto? Anche su questo sarebbe gradito un intervento dell’Amministrazione.