Scuola, chiudono 3 asili comunali a Lecce. I genitori: “non risparmiate sui nostri figli”

Su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione, il Comune di Lecce ha sospeso l’attività didattica di 3 asili comunali su 4 a partire dal prossimo anno scolastico, che sarà assorbita dagli istituti statali. Intanto i genitori hanno scritto alla redazione di Leccenews24.

È stata un fulmine a ciel sereno la notizia della chiusura degli asili per tantissime famiglie leccesi che hanno scelto di affidare l’istruzione dei loro bambini alle scuole comunali a Lecce. Sono 3 su 4 le scuole che a partire da settembre non saranno più gestite dal Comune di Lecce e passeranno sotto il controllo diretto dello Stato, provocando non pochi disagi ai bambini che le frequentano.

A lasciare basiti i genitori leccesi è il probabile cambio di classi ed insegnanti per i loro figli, in un momento particolare come quello che il Covid-19 ha imposto. Didattica a distanza, chiusure prolungate ed intere giornate davanti al computer stanno pesando sul benessere di tantissimi studenti di ogni età.

Datata al 14 gennaio 2021, la delibera del Comune di Lecce prevede il dimensionamento delle scuole dell’infanzia comunali, su proposta dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Fabiana Cicirillo. Si tratta di una razionalizzazione del servizio in mancanza di personale sufficiente e nell’ottica di razionalizzare i fondi, soprattutto ora che il Comune del capoluogo barocco si trova in pre-dissesto.

Le quattro scuole comunali dell’Infanzia attualmente in funzione sono distribuite sul territorio cittadino e sono: Scuola Paritaria Banda Bassotti, in via Vecchia Frigole; Scuola Cappuccetto Rosso in via delle Anime; Istituto Saraceno ubicato in via Vittorio Emanuele e la Scuola paritaria Topolino in via Marugi. Saranno i due istituti Alighieri- Diaz e la scuola Livio Tempesta statali ad assorbire personale ed alunni, individuate sulla base del criterio di prossimità ed in seguito a due incontri tra il comune e gli istituti in questione.

Le lamentele dei genitori

Si aggiunge un eventuale cambio di compagni di classe ed insegnanti ad un periodo tutt’altro che facile per i piccoli studenti che sono sottoposti ad un grandissimo stress psicologico dovuto a chiusure a intermittenza e didattica a distanza. Non sono mancate le lamentele da parte di genitori, giunte in redazione riguardo le decisioni dell’Amministrazione comunale in relazione all’assorbimento di alunni e personale da parte degli Istituti Statali. “Sui nostri figli non si risparmia”, ha sottolineato una mamma preoccupata degli effetti che un cambio repentino potrebbe avere sui piccoli già provati.

Non è ancora chiaro, infatti, come gli Istituti pubblici assorbiranno gli asili comunali che già da qualche anno soffrono di un organico sottodimensionato. Sarebbero disposti a mettersi in gioco i genitori dei piccoli alunni, raccogliendo i fondi per pagare gli insegnanti ed il personale necessario ad evitare altro stress ai bambini.

Non resta che attendere per vedere come si evolverà la situazione.