Settore edile, l’ingresso del Durc di congruità incontra i favori della Cisl


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L’ingresso del Durc di congruità nel settore edilizio dallo scorso primo novembre è un importante passo in avanti per la tutela dei lavoratori. La valutazione è della Cisl, che plaude all’introduzione nel settore edilizio dello strumento teso a garantire la regolarità dell’incidenza di manodopera in relazione agli interventi da eseguire nei cantieri pubblici e in quelli privati di importo pari o superiore a 70 mila euro. In buona sostanza, tutte le denunce di inizio lavori presentate alla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente saranno soggette alla verifica di congruità: il numero degli operai assunti per la realizzazione degli interventi edili dovrà essere dunque pari a quello realmente necessario per il cantiere in questione e la loro retribuzione rispettosa dei minimi del contratto collettivo nazionale maggiormente rappresentativo. Per scongiurare – è questa la ratio – il lavoro irregolare in edilizia, attraverso il raffronto con parametri rappresentativi dell’incidenza del costo del lavoro sul valore dell’opera.

Lo strumento – prodotto del primo decreto semplificazioni varato dal governo Conte II – incontra i favori della Cisl, che già in occasione dell’accordo collettivo del 10 settembre 2020 aveva richiamato l’attenzione sull’utilità dell’introduzione degli indici di congruità e del durc per la verifica e la promozione della regolarità contributiva. Specie per la necessità di far emergere il lavoro irregolare, ma anche per la diffusione del fenomeno del dumping contrattuale e la necessità, al contrario, di riaffermare la tutela complessiva dei diritti del lavoratore.

“La verifica della congruità è un’esigenza sentita da tempo e per il quale come Sindacato ci siamo sempre spesi e nel quale abbiamo sempre creduto”, afferma Raimondo Zacheo, segretario generale Filca Cisl Lecce. “Già il Documento Unico di Regolarità Contributiva – continua Zacheo – lo releghiamo ad una intuizione felice di un grande uomo della Filca Cisl quale è stato Pino Virgilio. Il Durc è uno strumento che ha contribuito a far emergere il lavoro irregolare e ha innalzato il livello delle tutele dei lavoratori. Coniuga in cantiere qualità e legalità, binomi imprescindibili per una edilizia al passo dei tempi. Con la congruità le stime e le valutazioni a pieno regime porteranno ad una emersione importante del lavoro nero e del lavoro grigio. L’essenziale è l’attivazione immediata dei controlli da parte dei soggetti preposti.”

Sul punto interviene anche Donato Congedo, segretario territoriale Cisl Lecce, che rimarca l’importanza di rispettare il lavoratore anche tramite l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro e garantire in tal modo e con l’introduzione del durc di congruità la sicurezza della filiera edilizia, specie a fronte degli investimenti del Pnrr.

“Ogni lavoratore – afferma il segretario Cisl –  va tutelato, anche quello che svolge le proprie attività in un’azienda di piccole dimensioni o è impegnato nella realizzazione di una piccola opera. Sul fronte della qualità del lavoro e della riqualificazione delle stazioni appaltanti, riteniamo positiva la notizia che il MIMS stia formando 15 mila Responsabili unici del procedimento (Rup) degli uffici gare delle stazioni appaltanti di tutta Italia, di cui 5 mila al Sud. La capacità progettuale e di rendicontazione della spesa costituirà un elemento determinante per l’utilizzo delle risorse rivenienti dal Recovery Fund. In questi giorni verrà pubblicato il decreto che conterrà investimenti per 630 milioni di euro destinati dal PNRR a rafforzare i porti e le aree industriali collegate alle ZES (Zone Economiche Speciali).  I 61,3 miliardi di euro del PNRR e del Piano Complementare di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili entro l’anno saranno tutti assegnati agli enti attuatori. Ad oggi il riparto delle risorse, dopo gli accordi con le Regioni e gli enti locali, riguarda 53,2 miliardi pari all’86,7% della cifra complessiva. Arriverà, quindi, una valanga di risorse che servirà ad aumentare la dotazione infrastrutturale ed il livello di competitività dei territori”.