Sono ancora tanti a Lecce che passeggiando per il centro storico del capoluogo sentono ancora qualcuno che sussurra il suo nome, che racconta la sua storia, una storia nascosta tra quelle mura che parlando di amarezza e rivincita, di scandali e moralità. Parliamo di Mara o ‘della Mara’ come dicono i salentini, la nota transessuale di città che in anni di perbenismo e chiusura sociale ha messo la sua libertà al centro della sua vita e di un’ idea, libertà ovviamente pagata a caro prezzo, a cominciare dalla derisione. Oggi perfino un’ opera teatrale la vuole omaggiare e riscattare.
Il 15 ottobre, alle ore 19.00, andrà in scena presso Piazzetta Giravolte a Lecce, lo spettacolo “ A Mara” con la presenza di due narratrici alle quali è affidato il compito di raccontare una vita libera ma complicata, segnata soprattutto dalla solitudine di chi subisce prima l’ostilità della famiglia e poi di un ambiente cittadino pettegolo e malevolmente occhiuto.

Nei panni di Mara un attore disabile, ipovedente, che racconta gli ultimi istanti di vita: ricordi amari, preghiere a Dio e desideri sussurrati alle poche amiche ma che rimarranno inascoltati.
Lo spettacolo è inserito all’interno della rassegna del Comune di Lecce, in collaborazione con Regione Puglia, Puglia Promozione AReT, Teatro Pubblico Pugliese, Puglia FESR- FSE2014/2020 e UraTeatro.
“A Mara” è il risultato di un laboratorio teatrale e di un periodo di studio e ricerca durato due anni. Lo spettacolo è stato inserito per la prima volta nel 2021 nell’ambito della prima edizione di Accessibility is Cool Festival, il primo festival dell’arte accessibile organizzato nell’ambito del progetto Speriment’azioneAccessibile, ideato dall’Associazione Movidabilia e che nasce con la scopo di testare, sviluppare e mettere a sistema le migliori prassi nazionali e internazionali in fatto di cultura e movida accessibili e fruibili da tutte le tipologia di utenza, con particolare riferimento alle persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive, finanziato da Puglia Capitale Sociale.
Questo spettacolo accende una luce sulla disabilità. Sia la presenza di un disabile in scena, sia l’accessibilità a tutti allo spettacolo, attraverso la traduzione nel linguaggio dei segni, l’utilizzo di supporti cartacei in linguaggio “Easy to read” e Comunicazione Aumentativa Alternativa, dimostrano come un’inclusione a 360° gradi sia oggi possibile.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito.
In scena: Salvatore Cazzella, Eleonora Loche, Arianna Lupo.
Testi di: Marina Donativi, Angela Elia, Eleonora Loche e Arianna Lupo.
Musiche di: Giorgio Doveri.
Consulenza artistica di Fabrizio Saccomanno.