Tornano a casa i morti di Amatrice, oggi i funerali alle 18. Dal Salento il ricordo della signora Marisa Marra


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L’epicentro del terremoto fu proprio lì, ad Amatrice, in provincia di Rieti appena una settimana fa. La terra ha tremato forte, fortissimo, per un sisma devastante che ha portato morte e distruzione: la morte di ben 292 connazionali – e si teme che il bilancio non si fermi qui – e la distruzione di case ed edifici i cui muri hanno sepolto tante vite e sui quali oggi si sta aprendo un' inchiesta della magistratura per comprendere eventuali responsabilità.

Fiumi di lacrime sono stati versati, urla disperate sono salite al cielo da parte di chi ha vissuto una delle peggiori catastrofi a cui si possa assistere e che nell’evento ha perso tutto: casa e famiglia.

Alle 18 di oggi, ad Amatrice, tra polvere e macerie, si terranno i funerali delle vittime, di coloro che hanno perso la vita in quel Borgo bellissimo e di cui non è rimasto più nulla. Dopo che la prefettura aveva disposto che la cerimonia venisse celebrata all'aeroporto Ciuffelli di Rieti, dove vi è una buona parte delle salme, si è scatenata l’ira della gente ospitata nella tendopoli, che si è rifiutata categoricamente di spostarsi a Rieti. Anche il parroco di Amatrice ha manifestato contrarietà “Noi celebreremo qui” aveva detto.

Le proteste hanno fatto cambiare rotta, così come anche annunciato su Twitter dal premier  Matteo Renzi: i funerali si terranno martedì 30 agosto ad Amatrice dove anche una nostra conterranea ha perso la vita.

Parliamo della signora Marisa Marra, 62enne originaria di Galatina, morta nei crolli insieme alla figlia Alessandra e a un nipote. Da Galatina alcuni parenti sono arrivati nei luoghi della tragedia per stare accanto a Daniele Bonanni, figlio della signora Marisa, sopravvissuto a quella tragica notte.