Sono tornate le streghe: gli antichi rituali e le superstizioni sulle “macare” pugliesi


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Il titolo è tutto un programma: “La stregoneria in Puglia, gli antichi rituali e le superstizioni sulle streghe pugliesi”, un evento unico nel suo genere che avrà luogo sabato 17 marzo 2018, presso il Museo Faggiano, Via Ascanio Grandi 56, Lecce.

Le streghe in Puglia

Le streghe, in Puglia, sono figure molto conosciute, temute e rispettate allo stesso tempo. Quello che si cela dietro tale parola è terrore di molti bambini, causa di notti insonni, le streghe hanno lasciato una traccia indelebile nella cultura odierna. La leggenda le vuole come le amanti di Satana, donne che per ottenere poteri inimmaginabili sarebbero state disposte a tutto, perfino a vendere la loro anima al demonio. Si narra fossero dedite all’omicidio di fanciulli per potersi poi cibare delle loro carni ed ottenere il consenso del diavolo.

In Italia i racconti sulle streghe presero il sopravvento nel Medioevo, la città di Benevento ha la fama di essere il luogo in cui queste maghe oscure, ma non solo, si ritrovavano nel folklore di tutta l’Italia soprattutto in zone periferiche a prevalenza contadina, zone interne dell’appennino, delle Prealpi e della Pianura Padana, molte storie sulla stregoneria sono narrate anche in Sicilia in Sardegna e ovviamente in Puglia.

Le “macare”

Le streghe pugliesi erano chiamate macare o masciare, la leggenda vuole che avessero il potere di eseguire o sciogliere le fatture, quindi potevano essere considerate sia benevole che malvagie in base al loro comportamento, fermo restando che venivano comunque viste con diffidenza e timore, quindi collocate in una ottica relativamente negativa soprattutto dal punto di vista religioso cristiano. Tra i servigi più richiesti a queste strane figure che per secoli sono state una realtà nel popolo pugliese, si ricordano lo scioglimento di fatture e malocchi, lo spezzare l’invidia, l’allontanamento dalla paura e tutta una serie di opere atte a guarire diversi mali comuni, dal mal di pancia al torcicollo.

La stregoneria in Puglia ha lasciato un’impronta indelebile nel folklore regionale che affascina grandi e piccini, riscoprendo così un aspetto per anni accantonato, nascosto, forse per un insano senso di vergogna, mentre ad oggi tale tematica è protagonista di una vera e propria scalata gerarchica sociale, passando da argomento dei ceti medio-bassi a motivo di studio e dibattito accademico.

L’iniziativa è organizzata da MCommunication di Mario Contino, promosso da www.eventiinpuglia.it con la partecipazione di “Noviluna”, sacerdotessa rappresentante della wicca, l’odierna stregoneria.

Il Museo Faggiano

Il museo Faggiano di Lecce fu aperto nel 2008 in seguito alla scoperta di diversi edifici antichi sotto una casa privata, in realtà doveva essere una trattoria, ma la ricerca di una perdita nel condotto fognario permise di scoprire un mondo sotto terra, un pavimento sopraelevato che ne nascondeva un secondo di età medievale che a sua volta conduceva a una tomba dei Messapi. Negli anni furono ritrovati diversi cocci di vasi, un anello con incisi alcuni simboli cristiani, affreschi e oggetti di epoca medievale, così la storia del museo finì nell’Aprile del 2015 in prima pagina sul prestigioso New York Times.

Un appuntamento, quindi, esclusivo, domani 17 marzo, dalle ore 18:00 alle 21:00 circa. Si potrà, inoltre, visitare la struttura all’interno e vivere l’incanto della stregoneria in Puglia.

di Serena Pacella Coluccia