L’attesa era terminata e la speranza sembrava esserci riaccesa per la piccola Giorgia, una bambina di soli 11 anni affetta da una rarissima sindrome che non le consente di mangiare sola. Nonostante l’attesa e quell’intervento a cui la piccola e la sua famiglia avevano affidato tutte le loro speranza per un futuro migliore, questo 2020 non sembra affatto aprirsi nel migliore dei modi. Il trapianto multiorgano, unica soluzione per salvarle la vita, era andato a buon fine lo scorso novembre, ma a circa due mesi dall’intervento arrivano le complicazioni: un rigetto, di grado molto severo.
Giorgia è una dolce bambina di Lecce che da sempre lotta contro una condizione rarissima, talmente rara che il mondo conta ‘appena’ appena 270 persone affette dalla sindrome di Berdon, tutti bambini più piccoli della piccola di 11 anni. L’unica possibilità per fare fronte alla sua condizione era un trapianto multiorgano e dopo un’attesa durata tutta la vita Giorgia e la sua famiglia ci erano riusciti.
L’intervento al “Children’s Hospital” di Pittsburgh, negli Stati Uniti, era andato a buon fine, si era concluso con successo dicevano i medici. Da tempo la bambina insieme alla madre Elisa ed al fratello maggiore Jody vive oltreoceano, per combattere contro la malattia. Dopo la speranza iniziale, il successo di un’operazione complessa riuscita, purtroppo, a distanza di meno di due mesi le cose non sembrano mettersi bene.
Siamo al 10 gennaio e la situazione precipita. Per la piccola non sembra proprio esserci pace: è in corso, infatti, un rigetto di grado severo e i medici le metteranno un catetere in anestesia totale. “Giorgia l’ha presa molto molto male perché odia ed è terrorizzata dalle anestesia”, si legge sulla pagina facebook ‘Aiutiamo Giorgia’. Ma non si può fare a meno dell’anestesia nelle condizioni della bambina. Ed impaurita e spaventa si è addormentata sul letto da seduta. “Non voleva abbassare lo schienale per paura di addormentarsi e risvegliarsi direttamente domani per l’anestesia”. Il Salento si stringe intorno alla piccolina e prega per lei.