Si è riunito il Coordinamento Provinciale “Emergenza Xylella” della Provincia di Lecce e sono state diramate tutte le misure fitosanitarie per il contenimento del batterio. Un coordinamento allargato agli esperti per mettere nero su bianco le misure idonee, non soltanto per combattere la xylella fastidiosa, ma anche per salvare gli ulivi.
Buone prassi che si chiede agli agricolotori di attuare nelle zone colpite dal batterio che tanto ha fatto scalpore mesi fa e tante conseguenze nefaste ha provocato, soprattutto a livello mediatico.
Cosa fare è presto detto e si legge nella nota pervenuta dalla Provincia di Lecce a firma del presidente Antonio Gabellone: negli oliveti asintomatici – ovvero quelli che non presentano segni di essiccamento derivanti da xylella- gli interventi di potatura devono essere effettuati ogni 2 anni; negli oliveti con sintomi iniziali di infezione gli interventi di potatura devono essere tempestivi e devono mirare alla eliminazione delle parti visibilmente infette, recidendo i rami 60 cm al di sotto del disseccamento visibile; negli oliveti infetti gli interventi devono essere inevitabilmente più severi, con la rimozione periodica della nuova vegetazione post-intervento, compresi i polloni (ovvero quei rami che si sviluppano sul tronco o ai piedi dell'albero) allo scopo di evitare alla nuova vegetazione di trasmettere ulteriormente il vettore.
In ultimo, le buone prassi pensano anche agli ulivi monumentali, quelli che fanno la storia del Salento, e per i quali sarà necessario intervenire con potature straordinarie, ma conservative della natura di pregio dell’albero (tronco, branche principali e secondarie), con eliminazione esclusivamente della vegetazione infetta.
Si specifica, infine, che nelle zone di contenimento della provincia di Lecce è obbligatorio eseguire su tutte le piante considerate come accertatamene infette potature straordinarie e rimozioni dei polloni, con interventi annuali sull’intero oliveto.
Come già annunciato sulle pagine di Leccenews24, il 30 aprile scorso sono partiti i controlli del Corpo forestale dello Stato nei confronti degli agricoltori salentini, con la previsione di multe per chi non cura gli ulivi.