Avrebbe picchiato la ex compagna in più occasioni, spedendola in ospedale. Un 30enne di Porto Cesareo rischia di finire sotto processo, dopo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Giorgia Villa. La vittima. intanto, si è costituita parte civile con l’avvocato Elvira Durante.
L’udienza preliminare si terrà il 1 marzo davanti al gup Cinzia Vergine. L’imputato è assistito dall’avvocato Riccardo Giannuzzi.
Il 30enne risponde delle ipotesi di reato di stalking, lesioni personali, violazione di domicilio e danneggiamento.
I fatti si sarebbero verificati fino al mese di aprile del 2020. Il 30enne, dopo la fine della relazione con la ex compagna, l’avrebbe minacciata di morte, dicendole che l’avrebbe fatta a pezzi e gettata in un pozzo ed aggredendola in varie circostanze. Nel febbraio del 2020, dopo aver forzato la porta d’ingresso dell’abitazione della donna, l’avrebbe raggiunta in bagno e aggredita. In particolare, le avrebbe schiacciato il dito della mano e l’avrebbe picchiata in viso. La donna avrebbe rimediato un trauma facciale con lesioni ai denti e la frattura del dito, con prognosi di 30 giorni. E poi, in altre due occasioni sarebbe entrato in casa della ex, minacciando che avrebbe ammazzato il figlio di lei.
Le aggressioni verso la donna si sarebbero ripetute anche per strada. L’uomo l’avrebbe insultata e spinta violentemente a terra. Inoltre, in una circostanza, avrebbe scagliato una bottiglia di birra contro il lunotto dell’auto, dentro la quale si trovava la ex compagna.