Prese a calci la compagna, mordendole anche un dito: 34enne condannato per lesioni


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Avrebbe preso a calci la compagna, mordendole anche un dito ed arriva la condanna ad 1 anno e 4 mesi. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Fabrizio Malagnino che ha disposto la sospensione della pena per il reato di lesioni personali.

M. C., 34enne di Nardò, è stato anche condannato al risarcimento del danno in separata sede e al pagamento di una provvisionale di 3.000 mila euro in favore della donna, parte civile con l’avvocato Giovanni Apollonio.

Il giudice, invece, ha dichiarato il “non doversi procedere” per il reato di maltrattamenti. Inoltre, è stata revocata la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla oramai ex compagna.

Ad ogni modo, l’avvocato Lorenzo Rizzello, difensore di M.C., farà ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.

I fatti risalgono al mese di novembre del 2019 e le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima. Come detto, M.C. rispondeva di una serie di condanne vessatorie e minacciose (cadute al termine del processo) che avrebbero impedito alla compagna di svolgere serenamente la propria attività lavorativa e di avere rapporti con familiari ed amici. E poi, c’è l’episodio per il quale M.C. è stato condannato. Avrebbe colpito con calci alle gambe la convivente, strattonandola e mordendola alla mano destra, tanto da cagionarle lesioni ad un dito ed escoriazioni al ginocchio, giudicate guaribili in 10 giorni.

Ricordiamo che M.C. era finito sotto processo e poi assolto dal reato di maltrattamenti in famiglia, per fatti analoghi nei confronti di un’altra compagna.