Una 39enne di Casarano è indagata per avere lasciato, secondo l’accusa, la madre malata, senza le necessarie cure, in uno stato di abbandono e in pessime condizioni igieniche.
Il pm Rosaria Petrolo ha chiuso le indagini. La figlia della presunta vittima risponde dell’accusa di maltrattamenti. Assistita dall’avvocato Biagio Maria Costantino, ha venti giorni a disposizione per chiedere l’interrogatorio o produrre memorie difensive.
La persona offesa è invece assistita dall’avvocato Massimo Lucio Astore.
I fatti si sarebbero verificati a Casarano, tra il 2022 ed il 2024.
Secondo l’accusa, la 39enne, approfittando della sua qualifica di infermiera, avrebbe ripetutamente umiliato e sottoposto ad atti di violenza fisica e psicologica, la madre, di 77 anni, affetta da gravi problematiche di salute.
In particolare, in base all’ipotesi accusatoria, l’indagata avrebbe “segregata” in casa la madre, impedendole di ricevere le visite dell’altra figlia e di usare il telefono. E spesso la lasciava per giorni da sola in casa con appena qualche bottiglietta d’acqua, senza riscaldamento d’inverno e aria condizionata d’estate.
Non solo, l’avrebbe anche picchiata, con la pretesa di ottenere l’intestazione di alcune proprietà e l’avrebbe umiliata con frasi del tipo: “Ma sei ancora viva?” e ancora: “Che aspetti a morire?”.
Infine, nel luglio dello scorso anno, la 77enne, lasciata sola ed allettata da diversi giorni, cadeva dal letto e impossibilitata ad usare il telefono, chiedeva aiuto urlando e veniva soccorsa dal personale del 118. Arrivata all’ospedale di Casarano e poi a quello di Gallipoli, le veniva riscontrato un grave deperimento organico.
Ora si attendono gli sviluppi della vicenda giudiziaria.