Furti con “spaccata” ai danni di bar e distributori, utilizzando auto rubate e mazze ferrate. Il gup Cinzia Vergine, al termine del processo con rito abbreviato, ha condannato: Daniel Tudorache, 35enne di origini rumene alla pena di 4 anni e 4 mesi e 2.000 euro di multa; Alina Angelica Drondu, 32enne, rumena e Luigi Pedio, 41enne di Tricase a 8 mesi e 600 euro di multa. Per i tre imputati, è "caduta" l'accusa di associazione a delinquere (in base alla quale, il pm ha invocato pene più dure). Tudorache rispondeva di furto aggravato e ricettazione, gli altri due solo di quest'ultimo reato.
Secondo il Pm Angela Rotondano, rappresentante l'accusa, Daniel Tudorache e Petre Enea, rumeno 35enne (processato con il rito ordinario), eseguirono otto colpi accertati, tra settembre e novembre del 2014. In che modo? Utilizzando svariate automobili rubate. Tutte di marca Ford, "ricettate" a Lecce, ma anche Soleto, Martano, Trepuzzi.
Il 29 settembre, toccò a un’area carburanti Ip di Lecce; poi un paio di furti nel bar della stazione di carburanti “Buccarella” di Veglie, datati 16 e 26 settembre, dove furono sottratte le slot machine, Nella stessa notte del 26, sempre a Veglie, il furto all’area di servizio Eni.
Seguirono, il colpo alla Total Erg di Poggiardo, con mazza ferrata per sfondare la vetrata, datato 16 ottobre. Quello alla Esso sulla Tangenziale Est di Lecce del 30 ottobre. Il 12 settembre, quindi, capatina a Palagiano (Taranto) per rubare nel bar dell’area Esso. Il 14 novembre, infine, il furto al bar “Blu Sky” di Lecce, su viale Ugo Foscolo, che fallì grazie all’antifurto. È contestato anche un furto, datato 12 settembre, a Palagiano (Taranto) per rubare nel bar dell’area Esso. I due rumeni vennero arrestati il 20 novembre 2014, mentre tentavano un colpo in una sala scommesse di via Leuca, nel rione Castromediano di Cavallino.
Drondu e Pedio, invece, avrebbero ricevuto da Tudorache ed Enea, i “gratta e vinci” rubati presso un’area di servizio. Avrebbero poi incassato i premi.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Roberto Rella e Silvio Caroli.