​La ex compagna lo accusa di stalking, il giudice ‘dichiarazioni inattendibili’. Assolto 48enne di Maglie


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Sentenza di assoluzione con formula piena per il 48enne di Maglie, accusato del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna, una magliese di 38 anni. Giampiero Giustiziero fu arrestato il 10 ottobre scorso dai Carabinieri della Compagnia di Maglie che diedero esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari scaturita dall’aggravamento della precedente misura: il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla presunta vittima. Quest'ultima aveva sporto una dettagliata denuncia ai carabinieri descrivendo una serie di pedinamenti e molestie da parte del suo ex.
  
Giustiziero, però, al termine del processo innanzi al giudice monocratico Sergio Tosi, è stato assolto il 10 febbraio scorso, sentenza che è divenuta definitiva il 12 maggio 2016. Il giudice ha ritenuto inattendibili le dichiarazioni della persona offesa. Lo stato d'ansia della 38enne – afferma il dottor Tosi nelle motivazioni della sentenza – "non sembrerebbe determinato dalle condotte persecutorie dell'imputato, ma dalla volontà di apparire come vittima innanzi alla platea che ascolta, quasi a voler in tal modo, castigare il Giustiziero per le eventuali responsabilità afferenti al fallimento della relazione, dovuta ai motivi (quali i presunti tradimenti) non ancora elaborati dalla vittima".
  
Secondo l'accusa rappresentata dal pubblico ministero Roberta Licci, dall'agosto del 2011 fino al dicembre del 2013, Giustiziero avrebbe in più occasioni pedinato la donna con la quale aveva avuto una relazione sentimentale. Si sarebbe anche appostato presso il posto di lavoro o la scuola di ballo frequentato dalla magliese, filmandola e fotografandola. Inoltre, in due occasioni, si sarebbe introdotto di nascosto nelle pertinenze dell'abitazione della presunta vittima. La pubblica accusa addebitava a  Giustiziero anche un episodio di violenza privata. Il 48enne, nell'agosto di quattro anni fa, nei pressi del paesino di Ortelle, avrebbe inseguito la vettura della ex. Una volta costretta a fermarsi, l'avrebbe spinta fuori dall'abitacolo tirandola per il braccio sinistro e poi avrebbe gettato la sua borsa in mezzo alla strada.
  
Queste ipotesi accusatorie sono però cadute nel corso del processo, il 48enne di Maglie è stato ritenuto estraneo ad ogni addebito. Giustiziero è assistito dall'avvocato Francesco Caroppo.
 
Giampiero Giustiziero ha accolto naturalmente la notizia della sua assoluzione con grande soddisfazione, dichiarando "La giustizia, impersonata dal giudice Sergio Tosi, ha finalmente fatto il suo corso, cancellando definitivamente un'ingiustizia. Fidandomi la libertà è la vita, dono di Dio… !!!"  Giustiziero è particolarmente devoto a San Pio di cui custodisce, sulla strada che da Maglie conduce a Collepasso, una cappella in suo onore.