Abusi sessuali e riti satanici nella comunità, chiesti in totale 33 anni di carcere per i due imputati


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Sevizie e percosse  ai danni di alcuni ospiti di una Comunità, costretti addirittura a partecipare a riti satanici. Il  pubblico ministero Maria Rosaria Micucci ha invocato complessivamente 33 anni di carcere per Luigi Fattizzo, 54enne di Parabita, e Stefano Portaccio, 46enne di Poggiardo. Nello specifico,  9 anni  con l'accusa di maltrattamenti,  7 anni per violenza sessuale e mesi 6 di reclusione per minacce. Dunque, per ciascun imputato il pm ha chiesto una condanna a 16 anni e sei mesi. 
 
Gli imputati sono rispettivamente il direttore ed il responsabile della struttura "Oberon " di Taviano, difesi dall'avvocato Francesca Conte. Durante il processo si sono costituiti parte civile tre giovani "ospiti", difesi dall'avvocato Giovanni Bellissario. Per alcuni episodi è scattata  prescrizione del reato.
 
Nelle prossime ore è prevista la sentenza, di fronte al collegio della prima sezione penale (Presidente Gabriele Perna a latere Alessandra Seramrini e Silvia Saracino).
 
L’inchiesta ha fatto luce sui presunti abusi e maltrattamenti allinterno della struttura e in particolare ai danni di un ospite. Il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci nel corso della sua requisitoria ha ripercorso uno degli episodi più agghiaccianti di cui fu vittima una ragazza "Fu condotta in chiesa di notte. Durante il trasporto venne legata con una corda a cui erano attaccati pezzi di vetro. Venne poi condotta all'altare dopo che le vennero somministrate delle gocce di medicinale. Gli imputati tiravano fuori delle ostie e delle croci. Dicevano frasi rituali e le sconsacravano. Inneggiavano a Satana. C'erano altre figure con mantelli bianchi e neri.  La giovane veniva poi ferita con altri  pezzi di vetro presi dal muro; veniva palpeggiata e anche baciata sul collo e sulla bocca dai due imputati.". 
 
Invece quando si trovava all'interno della Comunità "Fu costretta a scrivere delle lettere in Comunità e scrivere che stava bene, nonostante fosse scappata più volte. "
 

Il pm ha anche ricostruito il comportamento di omertà intorno alla vicenda, evidentemente frutto del clima di estrema paura e delle intimidazioni ai danni degli ospiti. Altre sei persone sarebbero state oggetto di maltrattamenti fisici di vario tipo: schiaffi, insulti, capelli tirati e percosse con il manico di una scopa. L’inchiesta è stata condotta dagli uomini  del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casarano e del Nas di Lecce.  Nelle perquisizioni erano state ritrovate talari e videocassette, tra cui Fiumi di Porpora 1 e 2 e l'Esorcista. Gli ospiti erano infatti costretti dai due imputati a vedere questi film.