Accoltellò la ex dopo averla chiusa in casa, 35enne di Taviano condannato a 12 anni


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Accoltellò la sua ex rinchiudendola in casa e per un tavianese è arrivata la condanna a dodici anni.
  
Il gup del Tribunale di Foggia, al termine del giudizio abbreviato, ha ritenuto il 35enne Marco Tenuzzo colpevole dei reati di tentato omicidio, sequestro di persona, violazione di domicilio e porto abusivo di arma. In precedenza, il pm Vincenzo Maria Pafundi ha invocato la pena di vent'anni.
  
L'avvocato Biagio Palamà, difensore di Tenuzzo, ha chiesto l'attenuante dell'evento impedito e l'accoglimento dell'ipotesi prevista dal codice penale che " l'imputato desista dall'azione". Infatti, l'aggressore, resosi conto della gravità del gesto compiuto, avrebbe accompagnato la ex in ospedale. Dunque, secondo la difesa, avrebbe impedito con il suo intervento, la morte della ragazza. Adesso, entro il termine di tre mesi verranno depositate le motivazioni della sentenza. Ad ogni modo, il giudice ha anche disposto una provvisionale di 30mila euro in favore della vittima, costituitasi parte civile.
  
L'episodio "incriminato" si è verificato a San Severo il 29 ottobre del 2015. L'uomo avrebbe rinchiuso in casa una donna con cui aveva avuto una relazione, colpendola con una serie di coltellate allo sterno, al torace, alle braccia ed in altre parti del corpo.
  
Non è un episodio isolato, quello che ha visto protagonista il 35enne di Taviano. Tenuzzo,  nell'ottobre scorso, ha cercato di sopraffare un'altra sua ex, una escort residente a Milano, con minacce armate ed atti persecutori. Il gip ha così convalidato l'arresto di Tenuzzo ora detenuto presso il carcere di San Vittore. L’uomo, il 6 ottobre scorso, dopo avere impietosito la ex fidanzata falsamente per la morte della madre (chiedendole di accompagnarla ai funerali a Taviano), l'avrebbe poi convinta ad accompagnarlo ad Asti. A quel punto le avrebbe puntato una pistola alla tempia, proferendo la frase "se non stai zitta ti ammazzo".