Agguato a Nardò ancora un arresto: 43enne siciliano accusato di tentata estorsione


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Si aggiunge un altro tassello al “mosaico” del tentato omicidio del 27enne Calignano, avvenuto a Nardò lo scorso Maggio. Nella tarda serata di ieri, a Genova, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce aiutati dai colleghi liguri hanno arrestato – in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce dott. Alcide Maritati, su richiesta del P.M. Stefania Maria Mininni – Rocco Falsaperla, 43enne originario di Gela (CL), pluripregiudicato anche per reati di natura associativa, attualmente domiciliato nel capoluogo ligure.

A Falsaperla è contestato il reato di tentata estorsione aggravata per aver concorso con Francesco e Giampiero Russo di Nardò insieme ad Angelo Caci, anch’egli di Gela, a porre in essere fra il 14 e il 16 maggio scorsi reiterate e violente condotte estorsive a danno di un imprenditore con attività commerciale nel centro di Nardò. Nello specifico agli indagati viene contestato di aver più volte minacciato, anche con armi e violenza, l’imprenditore nei confronti del quale venivano compiuti atti idonei a costringerlo a consegnare somme di denaro. Tale condotta estorsiva – in seno alla quale sono emersi anche altri complici ancora in via di identificazione – il 16 maggio scorso è sfociata nel tentativo di omicidio, in pieno centro a Nardò, di Giovanni Calignano.

Attualmente l‛indagato è ristretto presso la casa circondariale di Genova e nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio da parte del G.I.P.

Gli investigatori hanno eseguito pure una serie di perquisizioni anche a Nardò e Lecce, nonché sottoposto a sequestro alcuni oggetti di rilevante valore probatorio che potrebbero determinare – a breve – nuovi ed importanti sviluppi investigativi, specie riguardo all’accertato rapporto fra gli indagati salentini e quelli siciliani.