Avrebbe "educato" i propri scolaretti con ceffoni, sculacciate e spintoni e per questi motivi, M. A., 64enne di Montesano (queste le iniziali), maestra prossima alla pensione di una scuola elementare di Ruffano, è stata condannata a 9 mesi (pena sospesa).
La sentenza è stata emessa dal giudice della Prima Sezione, dr.ssa Silvia Minerva. Inoltre, è stata disposta la trasmissione degli atti al pm, per verificare la veridicità delle dichiarazioni di tre testimoni. In precedenza, il pm Massimiliano Carducci ha invocato una pena di 8 mesi. La maestra rispondeva del reato di "abuso continuato dei mezzi di correzione e disciplina".
Durante il dibattimento, sono stati ascoltati alcuni testimoni, tra cui le mamme dei bambini interessati dagli episodi contestati all'insegnante. Una di esse, inoltre, ha parlato di una lettera scritta nel maggio 2011, assieme ad altre due persone e consegnata alla maestra stessa, che raccoglierebbe le lamentele di questi genitori per il linguaggio volgare tenuto dall’insegnate. Infine, nel corso del processo, sono stati sentiti una psicologa ed una pediatra che hanno confermato di aver riscontrato in una bambina, i segni di un disagio psico-fisico.
La vicenda fu raccontata nell'ambito di un esposto presentato da sei persone, presso la Questura di Lecce, in cui si fa riferimento a bambini di seconda elementare tirati per i capelli, colpiti alla nuca, presi a parolacce.
In altre occasioni, la maestra avrebbe lanciato contro gli alunni quaderni e diari, facendoli piangere (uno scolaro sarebbe stato sbattuto contro la lavagna). Inoltre, dalle dichiarazioni rilasciate dai genitori nell'esposto, sembrerebbe che anche il Dirigente Scolastico fosse al corrente di questi poco ortodossi comportamenti della maestra, avvenuti a partire dal 2011 e fino al febbraio 2013.
La Preside, anch'ella sentita in dibattimento, ha invece, affermato di non essere al corrente di quanto accadeva in quella classe e per questo motivo, la scuola non ritenne di dover prendere alcun provvedimento.
La maestra è difesa dall'avvocato Mario Coppola.