Inchiesta “Antiracket Salento”: otto imputati chiedono il patteggiamento della pena


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Otto imputati chiedono di patteggiare la pena nell’udienza preliminare relativa all’inchiesta “Antiracket Salento”. Si tratta di Serena Politi, 39 anni di Carmiano, ex segretaria della Gualtieri (4 anni); Maria Teresa Perrone, 63 anni di Carmiano; Chiara Manno, 37 anni di Surbo (1 anno e 7 mesi); Michele Pasero, 51 anni di Lecce (1 anno e 8 mesi); Stefano Maria Laudisa, 24 anni di Cavallino (1 anno e 10 mesi); Salvatore Fiorentino, 60 anni, di Lecce (1 anno e 4 mesi); Costantina Sanghez De Luna, 50 anni di Novoli (1 anno ed 8 mesi); Ubalda Levante, 43 anni, di Carmiano (1 anno e 8 mesi). In precedenza, gli avvocati degli imputati hanno già “concordato” il patteggiamento con il pm titolare dell’inchiesta.

Il gup Alcide Maritati scioglierà le riserve il prossimo 29 novembre, per una questione “tecnica”. Il giudice ha chiesto di specificare l’entità della pena con riferimento ai reati legati dal vincolo della continuazione. Inoltre, il dr. Maritati dovrà pronunciarsi su una questione sollevata dalla difesa. Il problema della confisca che, secondo, i legali, dovrebbe riguardare il guadagno netto e non l’intera somma oggetto del contratto. Invece, avrà inizio il 15 marzo 2018 (sempre dinanzi al giudice Maritati), il processo con rito abbreviato per F. V., 38 anni, di Lecce; Cristian Colella, 42 anni, di Brindisi e Salvatore Laudisa, 52 anni, di Lecce.

Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Vincenzo Magi, Paolo D’Amico, Luigi Covella, Giuseppe Milli, Marco Castelluzzo, Paolo Spalluto, Lavinia Gala, Francesco Vergine, Riccardo Rodelli.

Nell’udienza scorsa, 23 persone sono finite sotto processo. Tra di esse, Maria Antonietta Gualtieri, 62 anni, di Lecce, Presidente dell’associazione Antiracket Salento; Giuseppe Naccarelli, 48 anni, di Veglie, ex funzionario del Comune; Pasquale Gorgoni, 52 anni, di Lecce, funzionario di Palazzo Carafa; Attilio Monosi, 47 anni di Lecce, ex assessore al Bilancio, raggiunto da una misura interdittiva dai pubblici uffici.
Gli imputati dovranno presentarsi l’8 gennaio prossimo innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale per l’inizio del processo.

L’inchiesta

Secondo i pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci, il Presidente dell’associazione Antiracket Salento, avvalendosi dell’apporto di numerosi altri soggetti, tra inquadrati all’interno della stessa associazione e pubblici amministratori, oltre che privati imprenditori ed avvocati, avrebbe posto in essere più condotte delittuose volte al fraudolento accesso ai finanziamenti. La Gualtieri risponde delle accuse di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, concussione, falso ideologico e materiale, millantato credito. Non solo, anche di associazione a delinquere nel ruolo di capo, ma anche di promotore assieme a Giuseppe Naccarelli e Pasquale Gorgoni. Dopo i ricorsi presentati dalla difesa innanzi al Riesame ed al gip, i tre imputati hanno lasciato il carcere e sono ristretti ai domiciliari.

Riguardo la posizione di Attilio Monosi, la Procura contesta le accuse di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso e peculato, in merito ai lavori di ristrutturazione della sede di Lecce dell’associazione Antiracket, affidati alla ditta Saracino.