Appalto rifiuti a Lecce, i Giudici respingono il ricorso della Aimeri Ambiente


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La vicenda dell’appalto rifiuti nella città di Lecce prosegue a far sentire la suo eco. Dopo ricorsi e diffide, oggi un nuovo capitolo della vicenda che vede un altro punto a favore del Comune di Lecce nel lungo e complesso contenzioso amministrativo. Un contenzioso che ha rallentato non poco la raccolta rifiuti in città e il via al porta a porta nel campoluogo salentino.
 
In queste ore, i giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato hanno definitivamente respinto il ricorso presentato dalla ditta Aimeri contro la sentenza del Tar di Lecce, reputandolo “infondato”, e dichiarato “inammissibile” l'intervento delle società Ecotecnica ed Axa – le altre contendenti – contro la procedura di affidamento della gestione unificata dei servizi di igiene urbana nell'Ato Lecce (Aro 3).
 
I terzi classificati nell’ambito della gara d’appalto, erano quelli della Aimeri Ambiente, del Gruppo Biancamano, azienda lombarda con sede a Rozzano, in provincia di Milano, un autentico colosso che serve 282 comuni sparsi in 13 regioni italiane tra le quali anche la Puglia, dove il servizio è svolto, però soltanto, a Valenzano, nel barese.
 
Il Giudice amministrativo, nel particolare, ha sancito l'inutilità di una dichiarazione resa dal responsabile tecnico della Sud Gas che – in quanto mera ausiliaria di Monteco – “prestava” un requisito puramente economico-finanziario.

Si tratta – ha sottolineato il sindaco Paolo Perrone dell'ennesimo punto a favore per l'Amministrazione Comunale in questa lunga vicenda giudiziaria che certifica la bontà del percorso amministrativo intrapreso, con buona pace di quanti – dai banchi dell'opposizione – hanno da sempre contestato il nostro operato agitando inutili fantasmi e strumentalizzando la vicenda per meri fini politici”.