Smantellato laboratorio clandestino per la fabbricazione di fuochi d’artificio nel centro di Monteroni, un arresto


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Alla vigilia di Natale, nell’ambito di un servizio di polizia giudiziaria finalizzato al contrasto della produzione e della distribuzione clandestina di artifizi pirotecnici, i Carabinieri del Nor – Sezione Operativa e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 55 anni, residente a Monteroni di Lecce, già noto alle Forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione illecita  di materiale esplosivo artigianale.

L’attività si pone in linea di continuità con i recenti risultati conseguiti nel territorio salentino, tra cui il sequestro effettuato nei giorni scorsi a Scorrano, dove i Carabinieri hanno rinvenuto circa mezza tonnellata di artifizi pirotecnici illegali, alcuni dei quali non classificati, manomessi e alterati, occultati all’interno di un garage in area urbana.

Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, effettuata nella mattinata del 24 dicembre, i militari hanno rinvenuto un laboratorio artigianale clandestino, destinato alla realizzazione di materiale esplodente e ubicato nel pieno centro abitato. La scena presentatasi agli uomini dell’Arma, lasciava chiaramente intendere la presenza di un laboratorio in piena attività, con sostanze, materiali e attrezzature pronti per la lavorazione, circostanza che ha fatto immediatamente emergere un quadro di elevato rischio operativo e di serio allarme per la sicurezza pubblica.

La presenza di una notevole quantità di materiale esplosivo all’interno di un contesto densamente popolato ha conferito all’episodio connotati di estrema criticità, soprattutto in relazione alle potenziali conseguenze che un evento accidentale avrebbe potuto determinare. Nel locale, gli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato una situazione potenzialmente estremamente pericolosa, dovuta alla presenza di polveri e sostanze caratterizzate da elevata volatilità ed estrema infiammabilità, conservate in modo del tutto inidoneo.

In particolare, sono state rinvenute sostanze precursori quali polvere di alluminio, nitrato e perclorato di potassio, la cui miscelazione consente di ottenere composti esplodenti artigianali. Secondo quanto rilevato dagli Artificieri dell’Arma, la conservazione di tali miscele all’interno di un ambiente chiuso, privo delle necessarie condizioni di sicurezza e con modalità del tutto improprie, le rende soggette a variazioni fisiche e chimiche tali da aumentarne sensibilmente l’instabilità e, conseguentemente, il livello di rischio. Anche il minimo attrito, urto o innesco accidentale avrebbe potuto determinare una reazione improvvisa, con conseguenze gravissime non solo per l’occupante dell’immobile ma anche per le abitazioni circostanti e per l’intero quartiere.

Al termine delle attività sono stati sottoposti a sequestro complessivamente circa 600 chilogrammi di materiale pirotecnico, dei quali oltre due quintali costituiti da materiale esplodente non classificato, oltre che a 60 chilogrammi di sostanze utilizzabili come precursori per la produzione di esplosivi pirotecnici.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto. Nella mattinata odierna è prevista l’udienza di convalida davanti al Giudice per le Indagini Preliminari.

Naturalmente, il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai fatti contestati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.